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I registi siete voi...


Messaggi raccomandati

Benvenuti fratelli e sorelle 😊

 

Ecco a voi un piccolo concorso che sicuramente vi piacerà moltissimo e vi darà modo di mettere del vostro sul magnifico capolavoro di Cameron.

Iniziamo con le spiegazioni :

In questo concorso non dovrete far altro che prendere la scena del Primo volo di Jake Sully dove il protagonista deve domare il suo ikran e riscriverla. Questa volta però dovrete raccontare dal punto di vista di Neytiri, come se fosse lei a narrare la storia.

Per rendervi le cose ancora più facili abbiamo deciso di darvi uno spunto e punto di partenza al quale allacciarvi per iniziare la vostra narrazione.

La frase di inizio è :

... arrivai alla cavità sulla montagna e appena la mia Seze atterrò sulla roccia scesi velocemente dall'ikran, davanti a me c'era Jake Sully che sembrava già molto affaticato dalla scalata dell' Iknimaya ma aveva negli occhi la grinta di un guerriero....

Da questa frase non dovrete far altro che continuare a raccontare questa scena tenendo Neytiri sempre come narratrice. Naturalmente non dovrete arrivare fino alla fine del film, ma dovrete fermarvi non appena jake e Neytiri volano insieme per la prima volta.

DURATA 2 SETTIMANE :

Il concorso avrà la durata di due settimane a partire da mercoledì 1 dicembre 2010 fino a mercoledì 15 dicembre 2010. Dalla mezzanotte del 15 dicembre 2010 il concorso verrà chiuso e non si potrà postare più nulla.

dal giorno successivo inizieranno gli scrutini della durata di una settimana che entro giovedì 23 dicembre 2010 decreteranno il vincitore di questo concorso.

PREMI :

La storia che si aggiudicherà il primo premio, vincendo questa prova, sarà pubblicata con naturalmente il nome del suo scrittore nonchè vincitore del concorso.

Come tutti gli altri concorsi anche questo sarà soggetto all'assegnazione di punti. Ricordiamo che i punti saranno per voi preziosi essendo l'unico modo per raggiungere la aprte più alta della nostra classifica e diventare finalmente Omatikaya.

REGOLE PROPOSTE :

Per partecipare a questo concorso bisogna seguire poche regole fondamentali.

Prima di tutto vi ricordiamo che la scena da riscrivere è quella del volo. Nel riscriverla dovrete partire dalla nostra frase guida che vi abbiamo scritto poco sopra in blu; ed arrivare fino a dove jake e Neytiri volano finalmente insieme e quindi la scena della cattura dell'ikran e del volo si conclude.

La cosa più importante di tutti, regola fondamentale di questo concorso, è che nel riscrivere la scena dovrete cambiare il punto di vista del narratore, che infatti nella vostra scena dovrà essere Neytiri. Dovrete perciò riscrivere tutto come se fosse lei a parlare e raccontare.

Naturalmente ogni utente potrà postare solo una scena modificata e non di più. Questo ragazzi è per non creare differenze all’interno del concorso, svantaggiando chi posterebbe solo una scena nei confronti di chi ne posterebbe più di una.

Ricordatevi che vincerà il concorso chi sarà in grado di riscrivere questa scena dando il più possibile l'idea che sia proprio Neytiri a raccontare, inserendo sue impressioni, emozioni e reazioni a ciò che le accade intorno.

Per ultima cosa vi ricordiamo che la lunghezza della propria scena non influirà con il suo giudizio, vi consigliamo comunque di rimanere intorno alle una massimo due pagine e non di più.

GIURIA :

La giuria sarà composta da tutto lo staff, ogni staffer darà un proprio giudizio riguardo una scena, poi successivamente verranno contate le maggioranze e verrà decretato il vincitore. Chi non supererà la prova riceverà un giudizio complessivo che ne spiegherà i motivi.

 

Ragazzi vi ricordiamo sempre di non postare tutto all’ultimo momento e che una volta postata la propria scena eventuali modifiche non saranno prese in considerazione, come se non fossero mai state apportate. Per questo motivo calcolate bene il lavoro da fare, il tempo che avete e postate tutto entro i tempi di scadenza.

PUNTEGGI :

Atokirina : http://img207.imageshack.us/img207/9366/ato222.jpg : Immedesimazione : Ossia la capacità di sapersi immedesimare nel personaggio che racconta la storia, in questo caso Neytiri, sapendone cogliere emozioni e stati d'animo.

Dente di Toruk : http://img139.imageshack.us/img139/7175/denteikran222222.jpg : Scorrevolezza : La capacità di riscrivere la scena in maniera scorrevole che risulti il più possibile omogenea e fluida alla lettura.

Foglia : http://img203.imageshack.us/img203/2735/foglia2222.jpg : Coerenza : La capacità di non andare fuori tema e rappresentare in maniera più fedele possibile la scena narrata.

Non penso che ci sia altro da dire su questo concorso e credo che sia tutto molto chiaro. Come sempre però se avete qualsiasi tipo di dubbio o domanda a riguardo non esitate a porla in questo stesso topic e vi risponderemo il prima possibile.

Non vedo l'ora di vedervi all'opera e scoprire quanto sarete bravi a mettervi nei panni della nostra fantastica Neytiri e raccontare questa stupenda scena del film 😊

 

A questo punto non mi resta che augurarvi buon divertimento e che vinca il migliore!!! 😃

 

Ciao a tutti fratelli ^^

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Allora, forse partecipo. Ma bisogna prima inscriversi? Perchè io prima devo vedere se ho abbastanza tempo.

 

Per partecipare basta scrivere in QUESTO topic e farsi abilitare i punteggi per partecipare a qualsiasi concorso. Inoltre li sono spiegati benissimo i vari livelli e i punteggi necessari per raggiungerli e superarli.

 

Ti ho già abilitato io i punteggi perciò puoi partecipare senza alcun problema, mi raccomando però non perdere tempo che come puoi vedere la scadenza non è così lontana 😊

 

Forza ragazzi cosa state aspettando??? Mettetevi alla prova e diventate Omaticaya 😃

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Umh... spero sia il posto giusto... ci provo... spero vi piaccia e... senza offesa, ma spero che arrivi prima :D Forse non è il mio massimo, però mi piace così com'è! Ho fatto le sue riflessioni in corsivo, magari si capisce di più!

Ciò che cambiò le idee di Neytiri

... arrivai alla cavità sulla montagna e appena la mia Seze atterrò sulla roccia scesi velocemente dall'ikran, davanti a me c'era Jake Sully che sembrava già molto affaticato dalla scalata dell' Iknimaya ma aveva negli occhi la grinta di un guerriero... lo vedevo sudato, che ansava, e in confronto ai miei amici e al mio fidanzato, che erano freschi come delle rose, era assolutamente ridicolo.

Salutai Tsu’tey velocemente, poi cercai di calmare Seze, che era parecchio agitata e che aveva ancora voglia di volare.

Tsu’tey guardò Jake con un sorriso falsamente amico e lo invitò ad andare. L’altro colse questo falso sorriso, infatti lo rilanciò indietro, insieme all’arco, che non voleva giustamente avere d’impaccio.

Per rimproverare Tsu’tey lo guardai male, quasi tentata dal comunicargli che non era finita lì e ne avremmo riparlato. Non era poi così antipatico Jake! Tsu’tey doveva smettere di comportarsi in una maniera così spregevole con lui!

 

Io e Jake passammo sotto la cascata. Lui sembrava molto impacciato: si appoggiava alla parete e procedeva strisciando contro questa, per paura di cadere. Sarebbe solo bastato appoggiare una mano... era proprio come un bambino, troppo pauroso.

Sbucammo nel luogo dove c’erano tutti i vari Ikran. Jake sembrò stupirsi del numero e della quantità e della varietà che c’era, ma parve anche spaventarsi per la loro mole e minacciosità.

– Ora scegli il tuo Ikran: questo devi sentirlo dentro; se anche lui sceglie te, muoviti svelto come ti ho mostrato! Avrai una sola opportunità... -

- Come faccio a sapere se lui sceglie me?!- chiese, cercando di mantenere la calma.

- ... – pensai un attimo a come dirglielo. Lo avrei spaventarlo veramente, ma era la verità.

- ...cercherà di ucciderti.- risposi, in maniera più rassicurante di quanto potessi farlo.

A quelle parole Jake sospirò.

– Strepitoso!- esclamò, rassegnato.

 

Slegò la corda che gli avevo fornito ed iniziò ad avanzare. Tutti gli Ikran si voltavano e gridavano, al suo passaggio.

Il luogo mi faceva venire in mente la prima volta che ero venuta anche io in quel posto, dove avevo catturato Seze: era stato difficile ma molto soddisfacente! Mi ricordo ancora i complimenti di Mo’at, mia madre, e di Eytukan, che erano contenti di me. Ma non sarebbe stata la stessa cosa, era diverso ora...

Una parte di me sapeva che Jake non avrebbe avuto successo neanche in quello; se non era riuscito a cavalcare bene, figurarsi se imparava a volare! Eppure un’altra parte sperava e cercava di convincersi che ce l’avrebbe fatta. Dopotutto, seppur bambino nella mente, aveva il fisico adatto... e il coraggio non gli mancava. Forse per venire qui aveva lasciato i suoi amici, il suo albero casa e il suo lavoro... di sicuro, per questo, ci voleva coraggio e molta volontà.

Jake passava tra gli Ikran, in posizione di guardia, facendo oscillare la corda. Degli Ikran gli soffiarono. Lui si avvicinò. No Jake, non sono loro due che ti vogliono. E’ qualcun altro. Loro non si stanno arrabbiando abbastanza con te. Tsu’tey, alle nostre spalle, continuava a fare dei falsi complimenti a Jake.

Ecco che un Ikran si girò soffiando. Lui sembrava più... minaccioso di quelli di prima. Si voltò e insistette. A quel punto capimmo che voleva uccidere il mio amico. Jake gli soffiò, per essere sicuro. L’Ikran gli rispose con un altro soffio. Jake sorrise con aria di sfida, dicendo quello stupido “balliamo”, di cui non comprendo assolutamente il senso: ballare è un’azione positiva, non è una cattura! Jake si mise a fare oscillare con più forza la corda. Tsu’tey credeva che sarebbe morto... io speravo di no.

 

L’Ikran si buttò contro Jake che, spostandosi di lato, gli legò il muso con la corda. Non fare cose molto stupide Jake... ti costeranno la vita! Jake saltò addosso all’Ikran, cercando di afferrargli il muso. Dopo un po’ di tentativi riuscì a mettere il braccio sulla testa e la spinse verso se. Bravo Jake, continua così! Bene, ora che sei a terra con l’Ikran impossibilitato, cerca lo Tsaheylu! Continuava a non capirlo, così glielo urlai:

– Cerca legame!-, nella speranza che capisse. Forse era troppo ignorante...

Lui stupidamente, per prendere lo Tsaheylu, lasciò andare la presa sulla testa dell’Ikran. Quanto mai l’aveva fatto... Questi si ribellò subito: assestò un colpo poderoso a Jake e lo fece cadere. Purtroppo per l’inesperto Na’vi, tutta la scena si svolgeva vicino al dirupo! Per poco non precipitò, solo grazie a delle radici e a dei riflessi scattanti si poté salvare. Corsi verso di lui quasi come per cercare di aiutarlo, ma lui subito in fretta si rialzò e corse verso l’Ikran. Bravo Jake, ora cerca Tsaheylu, non fare stupidate come prima! Gli ripetei “Il legame”per non rischiare altre scenate. Lui stava riprendendo il muso dell’Ikran. Però, a differenza di prima, lo tenne fermo con le gambe sulla testa, non con il braccio. Prese lo tsaheylu dell’Ikran e il suo e poi... Finalmente ce l’aveva fatta. Era riuscito! Srane!

 

Jake liberò l’Ikran dalla corda.

– Primo volo stabilisce legame, non puoi aspettare!- dissi frettolosa, combattuta tra la felicità e l’ammirazione. Alla faccia di Tsu’tey che credeva che morisse! Però c’era ancora da vedere se riusciva a volare...

– Tu pensa “Vola”!- gli dissi ancora.

Vola!?- rispose senza capire. E purtroppo per lui l’Ikran partì.

 

No Jake! Non in quel modo devi volare! Non comportarti da stupido! Si era attaccato come una sanguisuga al collo dell’Ikran e non lo comandava per niente. Si stavano andando in balia del vento, e appena il Na’vi voltava lo sguardo l’Ikran cambiava direzione. Andò a sbattere più volte contro la parete verticale del dirupo. Forse Tsu’tey non sbagliava... ma io non dovevo pensare così! No Jake! Comandi precisi! Riusciraia volare se fai eseguire bene i comandi all’Ikran!

Poi Jake capì, perché l’Ikran si era raddrizzato e volava regolare. Doveva avergli detto qualcosa, ma io non potevo sentirlo, là dov’ero. Finalmente potevo essere soddisfatta di lui... ora era veramente degno di essere Omatikaya! Saltai sulla groppa della mia bellissima Seze e mi decisi a raggiungerlo. Mi sentivo molto fiera e felice! Anche lui probabilmente provava le stesse emozioni, ma in quantità maggiori... Gli fui subito accanto. Era proprio raggiante; se lo meritava!

 

Fine One-Shot

Kiyevame :)

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ecco, dopo mezza settimana finalmente ho finito ^^ spero vi piaccia

 

... arrivai alla cavità sulla montagna e appena la mia Seze atterrò sulla roccia scesi velocemente dall'ikran, davanti a me c'era Jake Sully che sembrava già molto affaticato dalla scalata dell' Iknimaya ma aveva negli occhi la grinta di un guerriero....

 

Ero sorpresa da quanto coraggio e determinazione dimostrasse il mio "allievo" di fronte a prove di tale pericolosità.

Gli concesi un brevissimo sguardo, mi venne stupidamente da sorridere. Jake era uno skxawng, ma aveva un forte carisma e cominciavo a convincermi che non avrebbe mai mollato, sarebbe andato fino in fondo e...magari, chissà, sarebbe un giorno diventato uno del Popolo...

Scacciai subito quello strano pensiero, dovevo concentrarmi e rimanere vigile.

Sapevo che Tsu'tey lo detestava profondamente, non mi sorpresi, quindi, quando lo incitò ad affrontare la prova per primo.

Leggevo negli occhi dell' uniltìranyu una forte determinazione, ma sapevo che aveva paura.

Mi balenò alla mente il mio primo volo: la grinta, la determinazione, il timore di una sconfitta... tutti quei momenti si rispecchiavano nei suoi movimenti, nel suo essere l'iknimaya e per un momento provai tenerezza per quel piccolo cacciatore alla prima grande prova.

 

Lo guidai attraverso il passaggio sotto la cascata che portava al nido degli ikran. Gli appoggiai una mano sulla spalla. Fremeva, ed io con lui, come se fosse la prima volta anche per me. Dietro la parete di roccia udivo i forti richiami ikran.

Appena nascosti agli sguardi dei grandi animali, restammo un momento a studiare il terreno di scontro. Mentre lui spaesato si guardava intorno, gli ricordai velocemente ciò che avevo insegnato per l'occasione.

Quando mi chiese come avrebbe fatto a capire se l'ikran avesse scelto lui, mi venne un nodo alla gola e le parole mi uscirono faticosamente: "cercherà di ucciderti" risposi.

Sotto il tocco della mia mano, sentii la sua spalla percorsa da un fremito quasi impercettibile.

 

Dopo un respiro profondo, avanzammo lentamente verso gli ikran.

Spaventati, alla nostra vista, iniziarono ad agitarsi e a schiamazzare sonoramente contro i nuovi intrusi. Subito dietro ci seguivano Tsu'tey e altri due giovani aspiranti cacciatori.

 

Tenevo i sensi estremamente all'erta per ogni evenienza e avanzavo cautamente, seguendo Jake con lo sguardo, e contemporaneamente tenendo d'occhio gli imponenti animali.

Fin da tempo immemore, quando ancora giocavo con ikran di legno e foglie, mi fu insegnato a portare un profondo rispetto per le maestose cavalcature e, in presenza di esse, non abbassare mai la guardia. Scrutavo quelle creature di Eywa pensando alla mia Seze e provando un senso di meraviglia.

 

Non persi mai di vista Sully. Osservava allibito quegli animali alati cercando quasi disperatamente quello che l'avrebbe reso taronyu.

Nell'aria avvertivo un'atmosfera di forte tensione e attesa.

 

Ed ecco un forte grido ikran, un "soffio" di avvertimento . Lo riconobbi subito, identico a quello di Seze la prima volta che mi vide...

Jake si avvicinò ancor più, avanzando cautamente. L'animale riprese il suo sinistro sibilo << assssssshhhhhh! >>.

A quel punto capimmo che Jake era stato scelto. Scoprii i denti in un mezzo sorriso, in preda all'emozione, e mi misi in attesa.

 

Un'attesa che parve interminabile... i due sfidanti si scrutavano a vicenda. Riuscii quasi a notare ogni tendine e muscolo contratto pronto a scattare.

 

Quando l' ikran attaccò il mio cuore perse un colpo, ma bastò un movimento fulmineo e il cacciatore gli fu prontamente in groppa.

Ammiravo con quale forza e concentrazione cercava di controllare la grande bestia dalle quattro ali attirando a se l'antenna dello tsaheylu.

Essa si dibatteva furiosamente spostandosi talvolta pericolosamente sul ciglio del dirupo.

 

Stava andando bene, ma il suo addestramento era stato breve e ci stava mettendo troppo. Con il cuore che batteva impazzito lo incitai gridandogli di cercare il legame.

Alle mie spalle sentivo Tsu'tey sghignazzare con aria divertita, e per questo lo detestai profondamente.

 

Vidi Jake che spazientito cercò nuovamente di stabilire il contatto, ma, stupidamente, mollò la presa alla testa dell'animale che lo colpì facendolo rovinare a terra.

Lo vidi col cuore in gola superare la soglia del dirupo fino a sparire dai miei occhi e con angoscia urlai il suo nome. Anche se sembrava strano, l'idea che potesse essere caduto nel vuoto mi terrorizzava.

 

Ringraziai profondamente Eywa quando lo scorsi attaccato ad una radice sporgente dalla roccia.

Con sforzo si tirò su e riprese ostinatamente la lotta.

"Tsaheylu, Jake, tsaheylu!" continuavo a urlare.

Ed ecco finalmente, con determinazione, il mio "allievo" riuscì ad intrecciare il legame con l'ikran, che immediatamente si aquietò.

Ero emozionata e felice, avevo sperato fino all'ultimo nel suo trionfo e sussurrai quasi involontariamente "srane...".

 

Jake sembrava esausto, ma sorrideva mentre l'animale pian piano si assestava al terreno con il suo nuovo compagno di caccia in groppa.

Elettrizzata mi diressi velocemente verso di lui.

"primo volo stabilisce legame, non puoi aspettare!"

 

Mentre spingevo verso il ciglio della roccia l'ikran, il suo sorriso si spense lasciando spazio ad un espressione allibita e incredula.

Non capiva, era ovvio.

"tu pensa: vola!"

"vola!?" mi rispose spaventato e confuso

L' ikran prese immediatamente il volo con un balzo, e grazie ai miei pronti riflessi riuscii ad evitare l'impatto contro la sua ala.

 

Come temevo ai miei occhi si presentò uno spettacolo ridicolo e agghiacciante insieme: Jake non riusciva a mantenere il controllo della sua cavalcatura e appeso per miracolo al collo dell'animale urlava e si dibatteva per non cadere nel vuoto.

Non volevo guardare, la gioia di un attimo prima scomparve per lasciar posto ad un tremendo senso di angoscia.

Dentro di me una voce urlava "coraggio, ce la puoi fare, digli cosa fare, domalo!"

 

Quando inaspettatamente vidi che aveva preso il controllo, fui pervasa da un'ondata di felicità.

Mi precipitai da Seze e, ripreso il legame, la incitai a volare verso il nuovo taronyu.

Egli appena mi vide sorrise e mi salutò impacciatamente. Ero veramente fiera di lui, aveva superato le mie, le nostre, aspettative e speranze.

Mi venne da sorridere. E, mentre volavo con lui, mi sentii in pace ed in armonia.

 

 

e che vinca il migliore! :)

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Non scrivo per aggiungere anch'io la mia storia (ammetto che non sarei in grado di elaborare un testo in questa maniera :blush: ).

Però volevo dedicarvi i miei complimenti! Avete fatto un lavoro strabiliante! :)

 

Perchè non provi invece? Bisogna sempre mettersi un pò alla prova 😊

 

Nessuno è un maestro qua ^^

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Perchè non provi invece? Bisogna sempre mettersi un pò alla prova 😊

 

Nessuno è un maestro qua ^^

Avevo già in mente una scaletta di quello che avrei potuto scrivere, ma sinceramente sarebbe venuto fuori tipo un articolo di cronaca, piuttosto che una narrazione..... (in più sarebbe stato anche molto breve.....) :unsure:

Non sarebbe piaciuto neanche a me..... :blush:

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Avevo già in mente una scaletta di quello che avrei potuto scrivere, ma sinceramente sarebbe venuto fuori tipo un articolo di cronaca, piuttosto che una narrazione..... (in più sarebbe stato anche molto breve.....) :unsure:

Non sarebbe piaciuto neanche a me..... :blush:

beh, la lunghezza non ha importanza...e tentar non nuoce ^^

io sarei suriosa di leggere la tua storia :)

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Io ci ho provato u.u spero solo che sia qualcosa di leggibile e magari (forse chiedo troppo) qualcosa di leggibile piacevole xD

Vabbè, almeno mi sono divertito a scrivere

 

Buona lettura (e buona fortuna)

 

 

 

Arrivai alla cavità sulla montagna e appena la mia Seze atterrò sulla roccia, scesi velocemente dall'ikran, davanti a me c'era Jake che sembrava già molto affaticato dalla scalata dell’Iknimaya, ma aveva negli occhi la grinta di un guerriero.

 

Tsu’Tey ed altri due nostri fratelli lo avevano guidato fin lassù. Immagino che Tsu’Tey fosse venuto più che per aiutarlo, per vederlo fallire… Non aveva fiducia e neanche molta simpatia per lui. Gli disse, infatti, con un mezzo sorriso, di andare avanti per primo verso il luogo dove si trovavano gli Ikran. Jake non fece una piega. Gli lasciò l’arco e andò. Io mi gettai subito dietro di lui: dovevo guidarlo e cercare di non fargli fare errori. Ero un po’ impaurita ed emozionata, ma ero sicura che sarebbe andato tutto bene.

Eravamo su una sporgenza della roccia, con una cascata che ci copriva nascondendoci alla vista di tutti. Un altro paio di passi e avremmo raggiunto la nostra meta. Mi avvicinai allora a Jake per rassicurarlo e per non farlo agitare e gli spiegai cosa doveva fare. Gli dissi che doveva scegliere il suo ikran, che lo doveva sentire dentro di se, e che anche l’ikran avrebbe dovuto scegliere lui. Inoltre gli dissi che una volta trovato, si sarebbe dovuto muovere velocemente come gli avevo mostrato. Mi rispose chiedendomi come avrebbe fatto a capire se l’ikran avesse scelto lui. La mia risposta non gli piacque molto: avrebbe tentato di ucciderlo! Nonostante questo non mi sembrava spaventato o intimorito, anzi, si mostrava, ai miei occhi, determinato e molto sicuro di se.

Jake avanzò e si trovò davanti a molti ikran. Io non potevo fare più nulla per aiutarlo; ora era tutto nelle sue mani. Io speravo solo di avergli insegnato bene cosa fare e che lui riuscisse nell’impresa. Quella era l’ultima prova per diventare Taronyu, era molto importante che la superasse.

In quel momento mille preoccupazioni passarono per la mia mente. Lui non era un Na’Vi e non sapeva neanche muoversi come tale. Lo avevo preparato io; io gli avevo insegnato a vedere. Era molto rischioso per Jake e io mi sentivo responsabile. L’agitazione mi assalì, ma ormai era lì, in mezzo agli ikran. Andai subito sopra una roccia per poterlo vedere meglio. Jake srotolò la sua liana e si avvicinò ad un ikran, che, dopo uno scambio di sguardi, emise un grido stridulò e scappò via. Gli animali erano molto irrequieti e scappavano, quando Jake gli si avvicinava. Poi raggiunge un maschio massiccio dalle sfumature blu e la pelle azzurrina. Si fissarono per qualche istante; poi l’ikran gli ruggì contro. Capii che era quello giusto. Anche Jake comprese ed esclamò che ora si ballava. Non compresi cosa volesse dire, ma ero troppo ansiosa per prestare attenzione a quello che diceva. L’animale si scagliò su Jake, che, per fortuna, schivò il colpo e con una mossa veloce gli legò il muso con la liana. In quel momento ero tesa ed osservavo attentamente senza distogliere lo sguardo dai due.

Jake era sopra l’animale e cercava di tenerlo fermo, ma quello si dimenava molto e mi sembrava che Jake stesse facendo molta fatica per trattenerlo e che presto sarebbe stato scaraventato a terra. Così mi riscossi e cominciai ad urlargli di trovare il legame, lo tsaheylu. Afferrò, quindi, l’antenna dell’ikran, ma appena tolse la presa, l’animale lo sbalzò via con un colpo della testa. Jake cadde a terra e poi giù dalla roccia.

Gridai con tutta la mia disperazione il suo nome: ero molto spaventata; il fiato mi si spezzò ed il cuore mi cominciò a battere fortissimo. Non sapevo cosa fare, ma appena lo vidi risalire e buttarsi nuovamente sull’ikran, mi felicitai oltremodo. In pochi secondi avevo provato così tante emozioni, che non avevo fatto in tempo a separarle e dentro di me c’era un miscuglio di sgomento e commozione. Intanto, Jake era riuscito a bloccare l’ikran, tenendogli ferma la testa con le gambe. Afferrò la sua treccia e l’antenna dell’animale e le fece tsaheylu. Gli gridò di smetterla di agitarsi e tutto si calmò. Io osservavo soddisfatta e felice il suo successo, anche se quando era caduto avevo temuto che non ce l’avrebbe fatta, e cominciai a sorridergli per mostrargli la mia contentezza. Mi mossi verso di lui, mentre stava slegando l’ikran e quando gli fui vicina era già sopra, sospeso, in groppa all’animale. Lo afferrai insieme all’ikran e lo spinsi verso il bordo della roccia a strapiombo nell’aria. Gli dissi che il primo volo stabiliva il legame, che non poteva aspettare, che doveva volare. Jake non capì e mi guardò per un attimo stranito, mentre ripeteva l’ultima cosa che gli avevo detto. Poi lo spinsi ancora di più e cadde di sotto con l’animale, in modo scoordinato. Cominciai a preoccuparmi nuovamente perché stavano precipitando rovinosamente andando a sbattere contro le pareti rocciose delle rocce volanti. L’animale era impaurito e continuava a gridare in modo assordante, mentre vedevo Jake fare fatica a rimanere sull’ikran. Dopo, però, cominciarono a volare in modo coordinato e armonico. Io e i miei fratelli cominciammo ad urlare dalla gioia, ma Tsu’Tey era visibilmente indignato e li zittì. Io ero fuori di me dalla gioia e mi precipitai dalla mia Seze e raggiunsi Jake, volando fianco a lui. Gli sorridevo vistosamente e lasciavo trasparire dalla mia espressione tutte le mie emozioni.

Volavamo vicini e sembrava che Jake avesse già spiccato il volo su un ikran più di una volta, e mentre ci libravamo nell’aria, compresi qualcosa di più sui miei sentimenti, scoprì qualcosa che non mi sarei mai aspettata…

 

 

P.S. A me personalmente non convince molto, ma ne sono soddisfatto (non riesco a capirmi :P

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Avevo già in mente una scaletta di quello che avrei potuto scrivere, ma sinceramente sarebbe venuto fuori tipo un articolo di cronaca, piuttosto che una narrazione..... (in più sarebbe stato anche molto breve.....) :unsure:

Non sarebbe piaciuto neanche a me..... :blush:

 

 

Ma dai prova! Magari poi viene fuori qualcosa di molto bello, che ne sai? 😊

 

Come dice Ikrana la lunghezza non è importante in questo concorso e mettersi alla prova fa sempre bene^^

 

Io ci ho provato u.u spero solo che sia qualcosa di leggibile e magari (forse chiedo troppo) qualcosa di leggibile piacevole xD

Vabbè, almeno mi sono divertito a scrivere

 

Buona lettura (e buona fortuna)

 

 

 

Arrivai alla cavità sulla montagna e appena la mia Seze atterrò sulla roccia, scesi velocemente dall'ikran, davanti a me c'era Jake che sembrava già molto affaticato dalla scalata dell’Iknimaya, ma aveva negli occhi la grinta di un guerriero.

 

Tsu’Tey ed altri due nostri fratelli lo avevano guidato fin lassù. Immagino che Tsu’Tey fosse venuto più che per aiutarlo, per vederlo fallire… Non aveva fiducia e neanche molta simpatia per lui. Gli disse, infatti, con un mezzo sorriso, di andare avanti per primo verso il luogo dove si trovavano gli Ikran. Jake non fece una piega. Gli lasciò l’arco e andò. Io mi gettai subito dietro di lui: dovevo guidarlo e cercare di non fargli fare errori. Ero un po’ impaurita ed emozionata, ma ero sicura che sarebbe andato tutto bene.

Eravamo su una sporgenza della roccia, con una cascata che ci copriva nascondendoci alla vista di tutti. Un altro paio di passi e avremmo raggiunto la nostra meta. Mi avvicinai allora a Jake per rassicurarlo e per non farlo agitare e gli spiegai cosa doveva fare. Gli dissi che doveva scegliere il suo ikran, che lo doveva sentire dentro di se, e che anche l’ikran avrebbe dovuto scegliere lui. Inoltre gli dissi che una volta trovato, si sarebbe dovuto muovere velocemente come gli avevo mostrato. Mi rispose chiedendomi come avrebbe fatto a capire se l’ikran avesse scelto lui. La mia risposta non gli piacque molto: avrebbe tentato di ucciderlo! Nonostante questo non mi sembrava spaventato o intimorito, anzi, si mostrava, ai miei occhi, determinato e molto sicuro di se.

Jake avanzò e si trovò davanti a molti ikran. Io non potevo fare più nulla per aiutarlo; ora era tutto nelle sue mani. Io speravo solo di avergli insegnato bene cosa fare e che lui riuscisse nell’impresa. Quella era l’ultima prova per diventare Taronyu, era molto importante che la superasse.

In quel momento mille preoccupazioni passarono per la mia mente. Lui non era un Na’Vi e non sapeva neanche muoversi come tale. Lo avevo preparato io; io gli avevo insegnato a vedere. Era molto rischioso per Jake e io mi sentivo responsabile. L’agitazione mi assalì, ma ormai era lì, in mezzo agli ikran. Andai subito sopra una roccia per poterlo vedere meglio. Jake srotolò la sua liana e si avvicinò ad un ikran, che, dopo uno scambio di sguardi, emise un grido stridulò e scappò via. Gli animali erano molto irrequieti e scappavano, quando Jake gli si avvicinava. Poi raggiunge un maschio massiccio dalle sfumature blu e la pelle azzurrina. Si fissarono per qualche istante; poi l’ikran gli ruggì contro. Capii che era quello giusto. Anche Jake comprese ed esclamò che ora si ballava. Non compresi cosa volesse dire, ma ero troppo ansiosa per prestare attenzione a quello che diceva. L’animale si scagliò su Jake, che, per fortuna, schivò il colpo e con una mossa veloce gli legò il muso con la liana. In quel momento ero tesa ed osservavo attentamente senza distogliere lo sguardo dai due.

Jake era sopra l’animale e cercava di tenerlo fermo, ma quello si dimenava molto e mi sembrava che Jake stesse facendo molta fatica per trattenerlo e che presto sarebbe stato scaraventato a terra. Così mi riscossi e cominciai ad urlargli di trovare il legame, lo tsaheylu. Afferrò, quindi, l’antenna dell’ikran, ma appena tolse la presa, l’animale lo sbalzò via con un colpo della testa. Jake cadde a terra e poi giù dalla roccia.

Gridai con tutta la mia disperazione il suo nome: ero molto spaventata; il fiato mi si spezzò ed il cuore mi cominciò a battere fortissimo. Non sapevo cosa fare, ma appena lo vidi risalire e buttarsi nuovamente sull’ikran, mi felicitai oltremodo. In pochi secondi avevo provato così tante emozioni, che non avevo fatto in tempo a separarle e dentro di me c’era un miscuglio di sgomento e commozione. Intanto, Jake era riuscito a bloccare l’ikran, tenendogli ferma la testa con le gambe. Afferrò la sua treccia e l’antenna dell’animale e le fece tsaheylu. Gli gridò di smetterla di agitarsi e tutto si calmò. Io osservavo soddisfatta e felice il suo successo, anche se quando era caduto avevo temuto che non ce l’avrebbe fatta, e cominciai a sorridergli per mostrargli la mia contentezza. Mi mossi verso di lui, mentre stava slegando l’ikran e quando gli fui vicina era già sopra, sospeso, in groppa all’animale. Lo afferrai insieme all’ikran e lo spinsi verso il bordo della roccia a strapiombo nell’aria. Gli dissi che il primo volo stabiliva il legame, che non poteva aspettare, che doveva volare. Jake non capì e mi guardò per un attimo stranito, mentre ripeteva l’ultima cosa che gli avevo detto. Poi lo spinsi ancora di più e cadde di sotto con l’animale, in modo scoordinato. Cominciai a preoccuparmi nuovamente perché stavano precipitando rovinosamente andando a sbattere contro le pareti rocciose delle rocce volanti. L’animale era impaurito e continuava a gridare in modo assordante, mentre vedevo Jake fare fatica a rimanere sull’ikran. Dopo, però, cominciarono a volare in modo coordinato e armonico. Io e i miei fratelli cominciammo ad urlare dalla gioia, ma Tsu’Tey era visibilmente indignato e li zittì. Io ero fuori di me dalla gioia e mi precipitai dalla mia Seze e raggiunsi Jake, volando fianco a lui. Gli sorridevo vistosamente e lasciavo trasparire dalla mia espressione tutte le mie emozioni.

Volavamo vicini e sembrava che Jake avesse già spiccato il volo su un ikran più di una volta, e mentre ci libravamo nell’aria, compresi qualcosa di più sui miei sentimenti, scoprì qualcosa che non mi sarei mai aspettata…

 

 

P.S. A me personalmente non convince molto, ma ne sono soddisfatto (non riesco a capirmi :P

 

 

Bè alla fine deve convincere noi staffer heheheheh 😂

 

Continuate così ragazzi, vi voglio tutti Omaticaya il prima possibileeeeee 😃

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  • 3 settimane dopo...

ci scusiamo per il ritardo, ma come puoi immaginare abbiamo molto da fare in questo periodo...

lo staff aggiornerà al più presto con gli scrutini di questo concorso.

 

Detto ciò, questo concorso viene chiuso.

siete stati bravissimi! Grazie di aver partecipato anche a questo magnifico concorso! :)

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