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Sì al verde...ma con coscienza!


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Buon pomeriggio a tutti fratelli e sorelle!

Mi sono imbattuta in un articolo molto interessante che mi ha fatto riflettere riguardo l'effettiva produttività di tutti quei comportamenti e atteggiamenti che si presumono essere ecosostenibili. Infatti può capitare che un'innovazione, per quanto sia volta a proteggere l'ambiente a causa dei complicati meccanismi della nostra economia o per altre vie traverse, si riveli improduttiva se non addirittura dannosa per l'ambiente.

E allora, ecco a voi ben 9 cose che pensavate fossero green e invece... date un'occhiata!

 

1) SUV IBRIDO

 

Amanti dei macchinoni udite udite! Non c'è speranza per voi che volete conciliare questa passione con quella per l'ambiente... infatti, se è vero che un SUV ibrido consuma meno, altrettanto vero è il fatto che consuma quanto le auto compatte non ibride.

 

2) ABITI IN BAMBOO

 

Potrebbe sembrare un'alternativa eco friendly quella di vestire abiti derivati da fibre di bamboo... potrebbe! Infatti dovete sapere che per la lavorazione di questa pianta si utilizzano solventi chimici altamente inquinanti, ergo preferite altri tessuti naturali!

 

3) BOVINI NUTRITI CON ERBA

 

Come sicuramente saprete, mangiare la carne di bovini allevati con l'erba è assai salutare per l'uomo... ma non per l'ambiente! Infatti con questo tipo di alimentazione i bovini emettono il 20% in più di emissioni di metano rispetto a quegli esemplari che sono allevati con mangimi. In ogni caso, se la salute del pianeta vi sta a cuore e se siete mossi da una motivazione etica, sappiate che un'alimentazione vegetariana risulta molto più ecosostenibile di una dieta che includa la carne.

 

4) BIOCARBURANTI

 

I tipi più noti di biocarburanti sono 2: il biodiesel, prodotto dagli olii vegetali di soia, colza e girasoli e il bioetanolo, prodotto dalla fermentazione di cereali come mais, orzo, frumento ma anche frutta, patate e canna da zucchero. Purtroppo le colture intensive e incontrollate di questi prodotti sono causa di numerosi fenomeni di deforestazione e scarsità d'acqua. Infine citiamo il tristemente noto olio di palma, la cui produzione è causa principale dello sfruttamento indiscriminato delle foreste del sud-est asiatico.

 

5) LATTE DI SOIA

 

Secondo una stima le coltivazioni di soia avrebbero causato la distruzione del 20% della foresta amazzonica negli ultimi 40 anni. Ciò non vuol dire che dovete eliminare la soia dalla vostra dieta...come sempre l'imperativo è uno solo: LEGGERE L'ETICHETTA! Accertatevi dell'origine del prodotto e delle sue credenziali green.

 

6) SPEGNERE L'ARIA CONDIZIONATA E APRIRE I FINESTRINI

 

Quando viaggiate in auto spegnere l’aria condizionata e abbassare i finestrini è un’alternativa sostenibile solo se la vostra velocità è inferiore ai 70 km orari: al di sopra di questa soglia infatti, l’interferenza dell’aria sull’aerodinamica del veicolo causa un consumo di carburante equivalente a quello derivato dall’uso dell’aria condizionata.

 

7) LE DICITURE "ORGANICO" E "BIOLOGICO" SUI PRODOTTI

 

Ribadisco ciò che è stato accennato nel punto 5: per essere certi della genuinità di ciò che si acquista bisogna sempre informarsi riguardo alla provenienza del prodotto e alla credibilità del produttore.

 

8) PELLICCIE ARTIFICIALI

 

Le pelliccie, che siano naturali o artificiali risultano sempre dannose: nel primo caso perché simbolo di crudeltà gratuita nei confronti degli animali (abitassimo al circolo polare artico potrei capire!) nel secondo perché i materiali utilizzati per la loro produzione sono fibre sintetiche derivate dal petrolio.

 

9) UN PRATO ERBOSO PERFETTAMENTE IN ORDINE

 

Soprattutto negli Stati Uniti la mania di avere un prato perfettamente curato impazza e non senza cattive conseguenze! Si sta parlando di: consumo smodato di acqua, abuso di fertilizzanti e inquinamento dovuto ai vari strumenti utilizzati per la rasatura e la rimozione delle foglie secche. Non dico che dovremmo avere un prato che assomigli ad una giungla (anche se alla sottoscritta non dispiacerebbe più di tanto) ma almeno cercare di conciliare il più possibile la vivibilità del nostro giardino con l'ecosostenibilità, evitando di tendere esageratamente alla perfezione estetica.

 

[ FONT: mother nature network ]

 

E con ciò vi saluto, spero che questo articolo sia di vostro gradimento! :)

Wildlife

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Ah però...bell'articolo Wild,non avevo mai sospettato del fatto che per il latte di soia ci volesse tutto questo sacrificio,ovvio che ognuno si deve regolare e reputare utile ognuno di questi punti,ad esempio sono arcicontrario alle pellicce dato che non siamo più nel paleolitico o nel medioevo e troppe alternative ci stanno per potersi riparare dal freddo,per quanto riguarda la carne,io non riesco a starne senza XD ma sono daccordo che una bella giungla in giardino,con le piante giuste,è molto più suggestiva di un prato..sennò mi sembra di stare sempre al campo di calcio XD

Apparte gli scherzi,come sempre io penso che il tutto sta nel cercare il giusto compromesso ;-) .

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Brava Wildlife per aver segnalato queste cose! 😊

Sembrano veramente banali quando vediamo quello che ci viene messo davanti ai nostri occhi tutti i giorni, ma se vogliamo essere sicuri che quello che stiamo acquistando sia veramente "green" dobbiamo fare molta attenzione e pensarci 2 volte! 😊

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Molto interessante questo articolo. Dietro a ogni proposito buono c'è sempre qualcosa ancora da scoprire.. a questo punto mi demoralizza un pò... forse sarà che sono a letto con l'influenza ma pff, sono contrariato! Forse causa anche della mia ignoranza riguardo a "facciamo cose green/blu ma stai attento che sì, cmq dietro a tutto ciò si nascondono altri problemi" :mad:

 

Cmq devo revisionare alcuni punti:

 

1° E' vero che i suv ibridi consumano quanto una piccola utilitari. Ma nelle città come Londra e via dicendo dove la velocità non supera i 40 km/h per congestione del traffico, questi viaggiano a motore elettrico alias zero inquinamento. Anche meno di un utilitaria. Non ci sono solo suv ecologici ma anche utilitarie: vedi Honda CRZ e Toyota Prius (amata dai divi di Hollywood).

 

4° E' stato constatato che un vecchio diesel funziona anche con l'olio esausto per friggere gli alimenti, patatine fritte, carne e quanto altro. Le prestazioni sono calate ma non così drasticamente, e poi dal tubo di scappamento esce profumo di patatine :D

 

6° Io giro spesso con i finestrini abbassati, sentire l'aria scorrermi sul collo in estate o primavera appaga molto di più che accendere l'aria condizionata. Certo che però mi sembra ovvio che dopo i 70 km/h i finestrini si tirino su: avete mai provato? Praticamente non riesci a parlare col tuo amico seduto al posto del passeggero quasi :)

 

9° Eh purtroppo io sta cosa la conosco da vicino perchè i miei tengo al giardino come se fosse un parco! Non penso a livello esorbitanti tale da inquinare, il necessario per tenerlo in ordine, comunque più di altri...

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  • 2 settimane dopo...

....

4) BIOCARBURANTI

 

I tipi più noti di biocarburanti sono 2: il biodiesel, prodotto dagli olii vegetali di soia, colza e girasoli e il bioetanolo, prodotto dalla fermentazione di cereali come mais, orzo, frumento ma anche frutta, patate e canna da zucchero. Purtroppo le colture intensive e incontrollate di questi prodotti sono causa di numerosi fenomeni di deforestazione e scarsità d'acqua. Infine citiamo il tristemente noto olio di palma, la cui produzione è causa principale dello sfruttamento indiscriminato delle foreste del sud-est asiatico.

 

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Wildlife

 

 

 

Davvero un bel articolo... un pò come dire che occorre prestare attenzione a quello che si acquista e soprattutto pensare "quadrimensionalmente" e cioè non fermarsi solo all'ultimo impatto ma cosa c'è stato prima ...

La notizia sui biocarburanti è quella che mi ha più di tutti attirato la mia attenzione: alcune coltivazioni intensive effettivamente producono più danni di benefici ma nel mondo esistono terreni molto inquinati attualmente non utilizzati in cui si potrebbe benissimo coltivare la colza per il biocarburante. Naturalmente sarebbe anche opportuno che qualcuno controlli che questo cereale non finisca nella linea di distribuzione per l'alimentazione animale o peggio umana...

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  • 5 settimane dopo...

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