Vai al contenuto

Cosa diremo del mondo?


Maya
 Condividi

Messaggi raccomandati

E’ primavera e la natura dalle mie parti non si era mai risvegliata così. Giorni di nebbia e sola, una mezza stagione come non se ne vedeva da tempo. A giorni l’aria è così profumata e selvaggia che persino chi non ha allergie da polline ha bisogno di fermarsi a riprendere fiato, perché non siamo più abituati a respirare al di fuori dello smog e dell’aria condizionata.

 

 

Così penso che, se partissi, del mondo vorrei ricordare il bunjin jumping.

 

 

Questo sport estremo che consiste nel lanciarsi da ponti altissimi per poi tornare su, grazie ad una corda. Chi sceglie di non farlo, teme che qualcosa possa andare storto e che possa diventare un salto senza ritorno… così mi sono sempre domandata come mai chi decide di suicidarsi, prima non prova a fare bunging jumping, infatti, ero sicura che questo gesto avrebbe potuto ricordare loro quanto importante sia la vita. Oggi però credo di aver trovato la risposta. A fermarli non è la paura di un’adrenalina così intensa, né la morte accidentale, né capire che il mondo non è grigio proprio quando la corda sembra non finire più… ciò che veramente li spaventa è tornare indietro, è risalire sullo stesso ponte e muovere i passi nella direzione più difficile della vita, quella del cambiamento.

 

 

Non tutti sopravvivono… ma in fondo, si tratta solo di curare la propria salute e la sopravvivenza di per sé non si cura del benessere.

 

Non tutti combattono… eppure chiunque può manifestare l’aggressività necessaria, è l’istinto della sopravvivenza stessa che lo impone.

 

Non tutti ritornano… ma quei pochi scopriranno quanto facile sia, in fondo, ritrovare un po’ di calore umano…

 

E non tutti ripartono.

Avatar è un bellissimo esempio di quanto sia difficile fare bungin jumping nella vita… vediamo Jake affondare in se stesso. E’ la brama e la cupidigia a muoverlo verso l’astronave prima e l’avatar dopo, per riuscire finalmente a camminare… ma in un crescendo, lo vediamo liberarsi del suo io inselvatichito dalla futura società umana, sino a diventare nel fondo della corda colui che per rimediare ai propri errori diventa l’Omaticaya. Il salto però doveva essere temporaneo, perciò suo malgrado la corda inizia a riavvolgersi e l’avatar sviene, Jake torna Jake, ma non il vecchio Jake… quello vero. Debole e tentennante, come accade dopo tutti i bei sogni, trova l’amata accanto a lui, la bellissima Neytiri. Ammirevole, certo… ma tutti sono bravi a fare gli eroi nei videogiochi, no? Ed è per questo che anche il bunging jumping, per quanto sia estremo, resta uno sport.

 

 

E non tutti ripartono… cosa vuol dire ripartire rispetto a tornare? Non si tratta semplicemente di viaggiare? Trovo che sia un’immagine bellissima, quella di Jake che salta con Eywa come unica corda, verso il cambiamento ed il suo nuovo inizio. Per ripartire, non soltanto serve una meta, ma anche la volontà di rimettersi in gioco, con tutti i pericoli già noti ed anche qualcuno sconosciuto. Del nostro mondo perciò vorrei sempre ricordare che ci sono persone capaci di sopravvivere per ripartire e cambiare le cose.

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Che bella riflessione Maya,talvolta nelle vita ci si ritrova catapultati in situazioni nuove(un salto inaspettato per rimanere in tema)e rimaniamo in fondo di comodo..giù dal ponte o come hai detto tu per un qualche motivo che ci fa esitare nel tornare indietro.

Ciò in alcuni casi avviene anche se il salto è spontaneo e volontario ma io penso e sono convinto(mia riflessione strettamente personale)che se lo pensiamo e lo vogliamo,le nostre scelte di "saltare" se sono condizionate in maniera positiva (come dire..almeno ci sto provando o..è per il mio bene),porteranno un buon ritorno e se si deve pensare che esso sarà l'ultimo..meglio non provarci perché le scelte valide nascono dalla nostra mente se le pensiamo in maniera vincente,anche se è difficile o tutto intorno nulla sembrerebbe giocare a nostro favore..lanciamoci nel salto,pensando ad una risalita vittoriosa.

C'è una frase a riguardo,dice che.."per tutti i cambiamenti importanti nella vita dobbiamo intraprendere un salto nel buio" io aggiungerei che se vediamo quel "ritorno"..la "risalita" prima e durante il salto,poco a poco quel buio lo illumineremo ;-)

Link al commento
Condividi su altri siti

Ottima riflessione anche se non condivido la "cupidigia" di Jake nell'avvicinarsi all'astronave.

 

Lui prende questa scelta dopo la morte di suo fratello: sulla Terra e altrove non gli restava nessuno. Solo, in mezzo a una civiltà che non riteneva all'altezza dei suoi standard (vedi rissa nel bar).

 

Jake aveva già in coscienza sua un minimo di umanità civile che mano mano è cresciuta scansando la "cupidigia" che è rimasta in blocco nell'animo di tutti gli altri.

Link al commento
Condividi su altri siti

Unisciti alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai già un account, Accedi Ora per pubblicare con il tuo account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
 Condividi

×
×
  • Crea Nuovo...