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LA CACCIA


niftue rey
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In questi giorni, per lavoro, sono nei pressi del film festival della lessinia, dove l'evento è incentrato sulla montagna e tutto quello che la riguarda.

Oggi mentre si svolgevano alcune conventions, è stato presentato tra gli altri un autore che è anche un cacciatore "convinto".

 

Tra i vari discorsi, si è arrivati a una domanda da parte del pubblico con la quale l'ascoltatore, metteva in dubbio un'affermazione dell'intervistato secondo cui lui - più di altri - ama la natura.

 

La domanda era: "come può una persona che va a caccia e a sangue freddo uccide un animale, ad affermare di amare la natura?"

 

non riporto per ovvi motivi tutto il discorso, ma in effetti le ragioni che potevano spiegare questa affermazione erano tante e valide, ma una mi ha lasciato particolarmente colpito...

 

Può dirsi più rispettoso della natura chi caccia con lo scopo di procurarsi il necessario da mangiare, o chi acquista alimenti di natura animale, sapendo che quegli esseri sono stati allevati in gabbie anguste, legati come salami, ingrassati a forza?

 

la cosa mi ha fatto pensare....

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Anche mio zio è cacciatre accanito,e anche lui dice di amare la natura!

Certamente è meglio colui che uccide per procurarsi della selvaggina fresca,che quello che sfrutta gli animali a fine di produrre sempre più soldi senza poi arrivare a nulla!

La caccia credo sia una delle cose più antica del mondo,mentre l'allevamento forzato è molto recente e fa davvero ribrezzo!

[trad=Grazie]Irayo[/trad] per l'articolo Mi hai fatto riflettere!

[trad=Che Eywa sia con te nobile Fratello!]Eywa ngahu ma nawma tsmuk![/trad] :D

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Lo sfruttamento intensivo negli allevamenti di animali a fini commerciali e' sicuramente sbagliato: non per questo si puo' giustificare la caccia non piu' necessaria per procurarsi il cibo.

Perche' non fare una specie di safari nostrano fotografico immortalando le prede con l'obiettivo invece di ucciderle magari nelle riserve dove sono state appena liberate dalla cattivita' per il "divertimento" del cacciatore.?

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Ovviamente non si può dire che gli animali negli allevamenti angusti facciano una bella vita......

Sicuramente l'animale selvatico se la passa meglio, ma secondo me la caccia resta sempre una pratica che mina all'equilibrio della natura, anche se (nei nostri casi) in modo non troppo invasivo perchè regolato da alcuni periodi in cui è permesso praticare questo "sport".

Se non esistesse la caccia, gli animali potrebbero vivere la loro intera vita indisturbati, regolati dal normale ciclo alimentare fra animali prede e predatori.

La caccia era una necessità (e lo è ancora in alcuni angoli del pianeta) per la sopravvivenza delle popolazioni di alcuni secoli fa, quando non era conosciuta la pratica degli allevamenti di bestiame.

Al giorno d'oggi il cibo non manca, e vedo la caccia come una cosa inutile e irrispettosa per la natura.

Fra le due condizioni, però, non saprei nemmeno io quale sarebbe la più grave, perchè gli allevamenti non garantiscono agli animali di vivere una bella vita (vedi l'articolo degli allevamenti delle galline in batteria).

 

C'è una cosa però: in Italia gli allevamenti sono tutti nele condizioni sopra citate (e tutti noi li conosciamo).

Mi sono reso conto, però, che all'estero (ed in particolar modo in Scandinavia) gli allevamenti di animali, come le mucche, sono del tutto diversi, e non esistono le stalle come da noi.......

Gli animali vivono TUTTI completamente liberi ed immersi in ampi spazi verdi, proprio perchè c'è molto spazio, e questo spazio è dovuto alla scarsa densità di popolazione e di centri abitati.

Gli allevamenti angusti nelle stalle sono problemi dei paesi ad alta densità di popolazione e di centri abitati. ☺️

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Vi posso confermare che la caccia é amare la natura.

 

La caccia oggi é neccessaria non per motivi nutrizionali ma per ripristinare l' equilibrio naturale.

 

Nella natura senza l' uomo i cervi avevano il upi e gli orsi che regolavano la loro popolazione.

Oggi questi due predatori non ci sono più e la popolazione dei cervi cresce a tal punto che il territorio

non é più in grado di coprire le loro neccessità. Le conseguenze sono le epidemie e la carestia.

 

Sarebbe possibile reintrodurre sia i lupi che gli orsi.

 

Ma per un orso é più facile prendere un uomo o animali al pascolo che un cervo

 

L' altra possibilità é una caccia selettiva che riporti la popolazione dei cervi ad un numero sopportabile.

 

È importante a questo punto monitorare gli abbattimenti e quindi combattere il bracconaggio.

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Come la nostra Ikrana ci ha informato sulla modalità di acquisto delle uova di gallina, credo ci siano allevamenti che trattano gli animali in modo rispettoso e quasi degno di una vita normale. Purché siano pochissimi.

 

E' anche vero però che non tutti noi saremmo in grado di ammazzare un animale e pulirlo per mangiarlo, quindi abbiamo persone che si occupano anche di questo lato piuttosto sporco e macabro, per qualcuno.

Non si discute comunque i metodi di uccisione utilizzati, a volte.

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Buon giorno,

 

l'argomento di questo topic è interessante e delicato allo stesso tempo. Personalmente, in base alle mie esperienze (per altro sono poche) le emozioni sono contrastanti: se è vero che il contatto con la natura ti porta a preservare tutte le specie faunistiche presenti sul territorio, quanto con la tua famiglia ti trovi il sentiero sbarrato da due cinghiali (maschio e femmina) di notevoli dimensioni e con piccoli ... ecco allora vorresti essere equipaggiato di armamento pesante.... e pensare che poi il cinghiale non è neanche un predatore.

 

Analizzando poi l'argomento da altri punti di vista si possono riscontrare sempre dei pro e dei contro come (per esempio) al fatto che anche i cacciatori contribuiscono (o contribuivano) a mantenere in ordine i sentieri e solitamente non inquinano (non lasciano sacchetti con residui o cibo non consumato ma al massimo delle esche e solitamente fuori sentiero) sentieri poi utilizzati anche dagli escursionisti che però, amanti o no della natura, a volte rovinano o peggio inquinano.

 

Oppure pensando a quando ho sfogliato una rivista di caccia ed avevo pensato che effettivamente al giorno d'oggi la preda (o anche predatore se cacciato) non ha molto scampo fra armi, mirini, puntatori, ecc. e pensavo che fosse giusto dare una chance anche alla preda cacciando la magari con archi e frecce oppure lancia e di come ho rivisto le mie "convinzioni" in funzione dell'esperienza citata prima.

 

Personalmente penso che chi odia la natura non pratica la caccia ma faccia piazza pulita del territorio che ritiene ostile (un pò quello che succede in amazzonia....); penso anche che la caccia sia un'attività che ti porta necessariamente a contatto con la natura ma al tempo stesso occorre che chi la pratica si metta d'impegno per rispettare la natura cercando di "prendere" solo lo stretto necessario e mai più di quanto si abbia bisogno.

Poi se è vero che al giorno d'oggi per vivere non abbiamo bisogno di cacciare allora appagante per il cacciatore dovrebbe essere la caccia stessa...e non il catturare necessariamente la preda (non so se sono stato chiaro).

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concordo con quello che ha detto Pidav..

per quanto possa farmi pena un animale cacciato, non sono contraria alla caccia, attenzione, purchè NON sia per semplice svago.

Se il cacciatore caccia per sfamarsi, non ho nulla in contrario... è uno stile di vita anche quello... purchè conservi l'equilibrio e non lo alteri ovviamente.

Sarei favorevole ad un ritorno della caccia personalmente: vedere animali in allevamenti, spessissimo stretti malsani e deprimenti, e cibarsi di carni provenienti da animali "tristi" , è molto peggio secondo me

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concordo con quello che ha detto Pidav..

per quanto possa farmi pena un animale cacciato, non sono contraria alla caccia, attenzione, purchè NON sia per semplice svago.

Se il cacciatore caccia per sfamarsi, non ho nulla in contrario... è uno stile di vita anche quello... purchè conservi l'equilibrio e non lo alteri ovviamente.

Sarei favorevole ad un ritorno della caccia personalmente: vedere animali in allevamenti, spessissimo stretti malsani e deprimenti, e cibarsi di carni provenienti da animali "tristi" , è molto peggio secondo me

 

in un certo senso si, ma nella caccia non erano previsti inizialmente riserve chiuse e fucili!

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concordo con quello che ha detto Pidav..

per quanto possa farmi pena un animale cacciato, non sono contraria alla caccia, attenzione, purchè NON sia per semplice svago.

Se il cacciatore caccia per sfamarsi, non ho nulla in contrario... è uno stile di vita anche quello... purchè conservi l'equilibrio e non lo alteri ovviamente.

Sarei favorevole ad un ritorno della caccia personalmente: vedere animali in allevamenti, spessissimo stretti malsani e deprimenti, e cibarsi di carni provenienti da animali "tristi" , è molto peggio secondo me

Daccodrissimo con te Ikranä,anche a me non piace la caccia,ma se è fatta per procurare cibo e non per uccidere senza rispetto la rispetto,altrimenti la odio a morte!

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