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Innovazione scientifica ed ecosostenibilità


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Si fa un gran parlare di quanto l'uomo sia sordo ai segnali d'allarme che la natura gli manda e di come questi siano frutto di un modo di vivere irrispettoso ed egoista ma, come per tutti i grandi interrogativi che ci poniamo ogni giorno, non esiste una risposta univoca al problema ambientale. L'uomo è senza dubbio l'imputato principale in questo processo ai danni della natura ma in ogni caso non dobbiamo generalizzare e quando possibile, dobbiamo spezzare una lancia a favore della nostra razza. Come potrete constatare dalle prossime righe di questo articolo il genere "uomo" non si identifica solo con l'imprenditore senza scrupoli o il consumista privo di ritegno, ma c'è anche chi non solo crede nella causa ecologista ma la porta avanti con nuovi progetti e invenzioni, per ritrovare quei valori che si stanno perdendo e per edificarci la società del futuro. La scienza ancora una volta può salvarci. E la scienza, è bene sottolinearlo, siamo noi che studiamo, noi che riflettiamo, noi che non accettiamo le cose come stanno ma cerchiamo l'alternativa giusta e etica. Speriamo proprio di essere in grado di scrivere una teoria dell'evoluzione e non dell'involuzione e di poter guardare a nuovi orizzonti. La premesse, ovvero la rivalutazione e l'acquisizione di un modello di vita ecosostenibile, sono buone. Vediamo allora le ultime novità dal mondo della scienza, della tecnologia e dell'industria, ognuna delle quali ci rende orgogliosi di far parte del genere umano.

Impianto fitodepurativo

Si tratta di sei vasche collegate fra loro che coprono una superficie di 5 ettari dove le sostanze inquinanti vengono smaltite naturalmente senza l'uso di disinfettanti o altri prodotti ma con il solo ausilio di alcune piante le quali contribuiscono alla depurazione delle acque.

Dove si trova questo impianto secondo voi? Ebbene siamo in Italia e precisamente vicino a Lecce, in quella bellissima regione che è la Puglia; la regione infatti vanta il primato del più grande impianto di fitodepurazione presente nella nazione.

Smaltimento dei pannelli solari

 

Vi siete mai chiesti cosa succede se un pannello solare si rompe? Non esistono alternative, si deve buttare. Sacrilegio! Ma se uno dei motti dello sviluppo sostenibile recita "riusa" un motivo ci sarà, o no?? Ci ha pensato Ecolight, uno dei consorzi italiani che si occupano dello smaltimento di RAEE, ovvero rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche. I materiali che compongono il pannello vengono selezionati e riusati per la produzione di altre apparecchiature e così vengono dotati di una seconda vita, riducendo gli sprechi e i costi e aumentando la produttività.

Design verde

 

Un tempo gli uomini costruivano i loro rifugi con quello che trovavano in natura ma nel corso della loro evoluzione hanno inventato nuovi materiali per soddisfare i più svariati bisogni. Non sempre però queste invenzioni hanno comportato un buon compromesso tra versatilità dei materiali e rispetto dell'ambiente ed è per questo che adesso l'uomo moderno fa un passo indietro e sfrutta ciò che la natura generosamente gli offre. E' quello che ha fatto il designer Alessio Bassan che con resine ottenute da gusci di anacardi (il frutto di una pianta molto diffusa in Amazzonia) ha costruito mobili e piani di appoggio, resistenti, impermeabili e senza alcuna traccia di fenoli (sostanze derivate dal benzene).

Eco-mobilità

Roma si è prefissata un record molto importante da raggiungere: diventare la prima capitale al mondo con il maggior numero di mezzi elettrici. L'auto in questione è la francese Citroen C-Zero e per il momento ne sono in funzione 14 utilizzate dalla Polizia capitolina e dall'osservatorio per i cambiamenti climatici (ministero dell'ambiente). Ovviamente il numero è destinato a crescere e noi speriamo in un altro primato verde!

Hotel a energia solare

Numeri che parlano da sé: 90'000 litri di gasolio risparmiati in un inverno grazie ad un impianto solare di 265 mq per l'hotel "The Crystal" nel Tirolo. L'impianto è abbinato ad un sistema di pompe di calore che permettono di abbassare notevolmente le spese di riscaldamento e provocano di conseguenza un abbassamento delle tariffe alberghiere. Luogo incontaminato, rispetto della natura e prezzi contenuti... cosa chiedere di meglio?

Missione cieli puliti

Anche gli aerei, come sapete, inquinano. Essendo uno tra i mezzi di trasporto più utilizzati urge la ricerca di rimedi per non aggravare ulteriormente il problema dell'inquinamento atmosferico. La British Airways si è posta un obiettivo: quello di ridurre del 50% le emissioni di anidride carbonica entro il 2050... speriamo proprio che la compagnia mantenga il suo impegno per questa nobile causa!

Lampioni intelligenti

 

Spesso le persone si lamentano perché i lampioni sono spenti o perché non forniscono una buona illuminazione. Partendo dal presupposto che l'illuminazione è fondamentale ma non necessaria a tutte le ore, Alberto Grossi, direttore scientifico di Umpi elettronica, ha avviato un processo di razionalizzazione dei consumi dotando i lampioni di dispositivi telegestiti, come telecamere e ricariche per biciclette elettriche. Prossima tappa: installazione di mini pale eoliche. Provate a chiamarli semplicemente lampioni!

Il marciapiede che si autorigenera

 

Ancora una volta l'abolizione dello scarto e il suo riutilizzo intelligente possono giovare sia all'economia sia all'ambiente. In particolare si tratta del materiale recuperato dalla pulizia delle strade che, invece di finire in discarica, viene rimescolato e amalgamato per formare una nuova pavimentazione. Si risparmia ben 1 tonnellata di anidride carbonica per ogni tonnellata di materiale recuperato. L'azienda produttrice è tutta italiana, anche nel nome ("Stone italiana") ed è stata fondata a Verona nel 1979.

Allora popolo vi è piaciuto questo articolo? Eravate già a conoscenza di qualcuna di queste "storie ecosostenibili"? Come avete visto ben sette su otto riguardano l'Italia e questo non può che renderci fieri del nostro paese! Concludo ricordandovi quelle che sono le quattro "R" del pensiero ecologico:

RIDUCI.

RIUSA.

RICICLA.

RISPETTA.

La mia fonte per questo articolo è stato l'inserto "Sette green" del quotidiano "Il corriere della sera" che vi consiglio vivamente. Detto questo, vi saluto e come sempre, aspetto di leggere il vostro parere!

 

Wildlife

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Ottima notizia! 😊

Tutte queste iniziative ecosostenibili sono presenti anche in Italia, ma spesso non ne veniamo a conoscenza perchè fanno parte del mondo degli "addetti ai lavori", e le persone comuni spesso non ne sentono mai parlare.

La mia speranza è che, con il passare del tempo, queste iniziative si espandano anche nelle zone che non sono ancora state raggiunte, e in questo modo molte più persone potranno venirne a conoscenza e prenderne come esempio per migliorare il mondo a loro volta.

Ci vorrà molto tempo, lo so....... il mondo è grande...... ma questo è già un buon punto di partenza! 😊

 

Ottimo articolo. Grazie Wildlife! 😃

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Wow bellissimo articolo Wildlife complimenti!

 

Molto interessante e scritto bene!

 

E' vero come dice Jake,abbiamo grandi possibilità noi umani di rinnovare il nostro mondo e di non distruggerlo,il problema è che non ne veniamo a conoscenza...abbbiamo molti mezzi....e molte persone ed ogni giorno nel mondo nasce un nuovo umano,chi sà se la generazione del futuro porterà avanti la nostra filosofia o se,sene fregherà completamente....io sono propenzo a pensare in positivo quindi per me una speranza c'è...ed andando avanti nel tempo le cose anderanno a migliorare e non a peggiorare.....

 

Se fosse tutto il contrario invece ci troveremmo a dover sbarcare su un nuovo pianeta,ed a lasciare la nostra terra.....ma non voglio pensare a questo,la speranza c'è, ed il mondo è pieno di gente come noi che vuole cambiare il modo di vita nostro e degli altri esseri viventi.....quindi rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo sempre di fare del nostro meglio!

Se dovesse andare tutto male..... Beh Ci vediamo su Pandora!! 😊

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Non ne conoscevo nessuna! da una parte mi rassicura e mi rende fiera dell'italia..se si facesse così in tutto il mondo sarebbe un grande passo avanti...

 

però noto che i media sotto questo punto di vista non fanno affatto informazione..e se la fanno è molto blanda..

possibile che ci sia sotto lo zampino delle enormi e potenti multinazionali che inquinano? io credo di si..voi?

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Non ne conoscevo nessuna! da una parte mi rassicura e mi rende fiera dell'italia..se si facesse così in tutto il mondo sarebbe un grande passo avanti...

 

però noto che i media sotto questo punto di vista non fanno affatto informazione..e se la fanno è molto blanda..

possibile che ci sia sotto lo zampino delle enormi e potenti multinazionali che inquinano? io credo di si..voi?

Sì lo credo anche io [trad=Sorella]ma Tsmuke[/trad]! Penso sia proprio per questo motivo che ne parlano poco e che non si soffermano mai su certe cose!

E' davvero un peccato,speriamo che con il tempo le cose cambino in meglio!

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Brava Wildlife,

 

le tue proposte di discussione sui temi ambientali sono sempre molto interessanti e molto ben poste. Conoscevo gran parte delle iniziative di cui hai parlato : in questo periodo mi sono focalizzata sulla lettura di testi attinenti a questi argomenti.Spero non ti dispiaccia se segnalo (a te e a tutti gli altri del clan a cui puo’ interessare) un altro libro che ho trovato interessante, molto piu’ semplice e divulgativo di quello di cui ho parlato nel topic “Bad news”.

 

Si tratta di “PREPARIAMOCI” sottotitolo: a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza…e forse piu’ felicita’, di Luca Mercalli.

 

Piacevole e scorrevole lettura con tanti suggerimenti anche per mettere in pratica , ognuno per le proprie possibilita’ e abitudini – anche in condominio – le regole fondamentali che tu hai citato: RIDUCI – RIUSA – RICICLA – RISPETTA . L’autore porta la sua esperienza per spingere tutti a iniziare dalle piccole azioni quotidiane costanti che pur se non risolutive ne’ ottimali sono l’inizio di una nuova intelligenza collettiva. Se continuiamo a delegare a politici e ad industriali sara’ troppo tardi, da soli sara’ troppo poco: insieme si puo’ cambiare partendo appunto dalle nostre abitudini , piu’ sane ed economiche (dal consumo di acqua ai trasporti, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall’orto all’impegno civile). Inoltre porta anche esempi pratici sulla possibilita’, i costi, gli utilizzi dei vari sistemi: pannelli solari, fotovoltaici, stufe, sistemi per il compost casalingo ecc il tutto per avviare un percorso verso la “resilienza” ossia la capacita’ di affrontare serenamente un futuro piu’ incerto. Si avvalora nel libro il tuo discorso sull’esistenza di chi porta avanti in prima persona oltre che con nuovi progetti e invenzioni anche con divulgazioni la “causa ecologista”. Divulgazioni che permettono a sempre piu’ persone comuni e non solo agli “addetti ai lavori” di venire a conoscenza di quel che di buono e gia’ praticabile c’e’ in Italia e nel mondo .

 

Mi e’ molto piaciuto questo decalogo, riportato nelle prime pagine del libro e che vi riporto di seguito presentato per l’iniziativa di Torino spiritualita’ del 2010

 

I Non avrai altro pianeta al di fuori della Terra

 

II Non pensare invano che la Terra abbia risorse infinite

 

III Ricordati di contemplare la Natura

 

IV Onora le energie rinnovabili

 

V Non inquinare

 

VI Non sprecare

 

VII Non cementificare

 

VIII Non produrre cosi’ tanti rifiuti

 

IX Differenzia e ricicla i tuoi rifiuti

 

X Non desiderare la potenza altrui ma sii piu’ sobrio ed efficiente .

 

Per concludere quindi mi associo totalmente quando dici che sta a noi non accettare le cose come stanno cercando alternative giuste ed etiche

 

 

 

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Ringrazio tutti quelli che hanno risposto per l'apprezzamento, davvero gentili! Vorrei sottolineare quanto è stato detto da Eywaya'ite perché è un punto molto importante. Come è stato giustamente notato i media parlano poco di queste invenzioni o provvedimenti, specialmente la televisione. Le multinazionali hanno soldi a palate, gran parte di essi vengono reinvestiti in pubblicità che monopolizzano i nostri canali televisivi e per estensione, anche le nostre menti. Se ci pensate bene i media che subiscono meno questa rigida selezione dell'informazione sono la radio, i giornali e Internet e la risposta è semplice: primo perché la censura è molto più blanda. Secondo perché rispetto agli utenti della TV le percentuali sono molto più basse. Mentre la TV nasce per rivolgersi a tutti, dal quasi analfabeta al rettore universitario, radio, giornali e Internet possono essere scelti, non solo per quanto riguarda le stazioni radiofoniche, i diversi tipi di testata o determinati siti web, ma perché il cittadino sceglie consapevolmente di voler essere informato su precisi argomenti. Ma non è finita qui! Se l'informazione che ci viene offerta non ci interessa o non ci piace possiamo cambiare frequenza, leggere un altro quotidiano o non visitare più un dato sito. Con la TV non si può fare lo stesso! Veniamo tartassati da pubblicità che vengono ripetute milioni di volte, i telegiornali danno sempre le stesse notizie o ne tacciono altre a cui invece potremmo essere interessati. Si tratta di fare una scelta tra ciò che può impressionare e vendere di più e tra ciò che invece può interessare soltanto ad una fetta della popolazione ma nel contempo far guadagnare di meno (dicesi scelta di mercato). Quindi, tirando le somme, è evidente come un TG preferisca parlare ogni sera dello stesso caso giudiziario fino allo sfinimento piuttosto che riservare uno spazio a queste importanti invenzioni e progetti ecologisti. Il fine della televisione è quello di offrire un'informazione adatta a tutti, dal meno acculturato al dottore, però come potete ben capire, questa è molto probabilmente un'utopia. Gli interessi e le preferenze di un imbianchino o di uno studente o di un dottore o di una casalinga non possono essere le stesse e, lungi dal dare un giudizio di valore, credo che l'informazione si costruisca sulla base dei gusti della maggioranza. Se programmi inutili e anzi dannosi come il grande fratello vengono guardati lo stesso da milioni di persone è perché quelle persone vogliono quel tipo di televisione. Per chi non si accontenta ci sono molte cose che si possono fare per avere un'informazione di qualità e di profondità, come ad esempio comprare un quotidiano (non di parte ovviamente sennò siamo punto e daccapo!). Per quanto riguarda Internet si ha sì un grande vantaggio, cioè la grande miniera di informazioni che possiamo trovare su qualsiasi tema, ma anche un grande svantaggio, cioè l'impossibilità di verificare ogni volta l'attendibilità delle fonti e il rigore dei dati che ci vengono presentati. Concludendo ritengo che per essere informati basti un buon quotidiano al giorno, scritto da giornalisti e scrittori competenti il cui unico scopo è quello di informare e diffondere la cultura. Poi sta a noi attuare un lettura critica di ciò che ci viene offerto, di dare importanza ad una notizia piuttosto che ad un'altra. Questo con la TV è impossibile da fare, non ci sono mezze misure, ci sono quei programmi e quelli ti devi guardare. Se ti interessano bene, se non ti interessano ma li guardi lo stesso ancora meglio, tanto è lo share che conta. Fate una bella cosa: se non c'è niente che vi interessa in TV cercate un altro modo per impiegare in modo più proficuo il vostro tempo. Leggete un giornale, un libro, navigate in Internet, scrivete, ma non state lì davanti alla tv come dei vegetali. Se quello che vi propina la TV non vi soddisfa avete il sacrosanto diritto di prendere il telecomando e spegnere tutto.

@Mara: grazie mille per quest'altro interessante consiglio di lettura, mi sembra che il libro in questione riassuma lo spirito di questo forum: non dobbiamo aspettare che l'industria cambi, ma dobbiamo farlo noi a partire da piccoli gesti che diventeranno abitudini e stili di vita che, si spera, si diffonderanno il più velocemente possibile grazie alla voce di chi ci crede, come tutti noi! Agire subito, guardare sempre avanti senza esitare, fare dei nostri nobili ideali il nostro stendardo.

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Wild come sempre complimenti,grazie per l'articolo interessante e di "buone nuove" (di questi periodi ce n'è bisogno)..ognuno nel suo piccolo può fare del suo e se poco a poco questo pensiero sensibilizzerà anche solo piccoli gruppi di persone..col tempo diverranno "moltitudini" ..e allora il puzzle della riscossa per aiutare il nostro pianeta si comporrà di nuovi tasselli ;-)

 

Bella sopratutto il punto I elencato da mara: "Non avrai altro pianeta al di fuori della Terra"

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Grazie Simo per la tua risposta, anche io ho apprezzato molto il decalogo che ha riportato Mara, il primo punto come tu hai sottolineato è molto interessante perché la Terra è sempre stata il nostro pianeta e come tale dobbiamo rispettarla e amarla, come fosse la nostra madre. Anche il terzo punto è molto affascinante: contemplare la natura, non semplicemente guardare ma osservare, apprezzarla in tutti i suoi aspetti. Vi lascio con questo aforisma del poeta inglese William Blake, che secondo me esprime l'essenza della contemplazione, ovvero quel piacere fine a se stesso in cui si identifica l'osservazione della natura, in cui le misure di spazio tempo non contano più ma tutto si esaurisce nell'appagamento che i cinque sensi ci danno.

"Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora".

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Bellissimo articolo ...

fa riflettere o meglio mi fa riflettere ...

è mai possibile che (soprattutto in Italia) abbiamo le migliori menti che trovano o inventano soluzioni per il riciclaggio (pensate solo all'olio esausto delle auto in cui siamo leader mondiali) le innovazioni per inquinare meno e produrre energia da fonti rinnovabili oltre a capaci imprenditori (di quelli che non trovi mai in TV ma che di fatto si impegnano e lavorano e danno lavoro...) ma come stato siamo quello che a livello europeo produce più rifiuti anzi, nell'ultimo decennio mentre la Germania ha calato i quantitativi noi li abbiamo aumentati...

Oggi più di ieri possiamo prendere coscienza che le cose non stanno andando bene ed ahimè la storia è piena di eventi simili ai giorni nostri....

Sono sinceramente rattristato e deluso ... anche se fiducioso (dopo la distruzione solitamente si ricostruisce ... è la memoria storica invece che non si conserva ....)

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Ottima notizia! 😊

Tutte queste iniziative ecosostenibili sono presenti anche in Italia, ma spesso non ne veniamo a conoscenza perchè fanno parte del mondo degli "addetti ai lavori", e le persone comuni spesso non ne sentono mai parlare.

La mia speranza è che, con il passare del tempo, queste iniziative si espandano anche nelle zone che non sono ancora state raggiunte, e in questo modo molte più persone potranno venirne a conoscenza e prenderne come esempio per migliorare il mondo a loro volta.

Ci vorrà molto tempo, lo so....... il mondo è grande...... ma questo è già un buon punto di partenza! 😊

 

Ottimo articolo. Grazie Wildlife! 😃

A questo proposito vi segnalo una trasmissione che per caso ho seguito sabato scorso: su Rai 3 Ambiente Italia dalla 12.55 alle 14 (penso sia settimanale).

Vengono presentate le iniziative positive esistenti in Italia e mi sembra appunto che questa trasmissione rispecchi lo spirito dell'articolo di Wildlife.

Sul sito ambiente_italia@rai.it ci sono gli argomenti trattati nelle varie puntate per chi vuole curiosare.

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La nostra Italia è sempre stata un bel paese, sia culturalmente e artisticamente!

Il problema è che siamo noi stessi a dipingerla come una nazione in costante degrado in tutti gli ambiti... ci stanno martellando con questa politica esausta che non trova giovamento da nessuna fonte purtroppo, telegiornali che parlano solo di stupri, immigrati, omicidi, politici che vanno a belle donne o a transessuali, che siamo sempre più in debito sia come stato che come singolo cittadino italiano!

 

Però spesso non ci dicono che le nostre banche sono tra le migliori in europa nonostante a noi ci sembrano degli strozzini, non fanno niente per tirarci su il morale o farci vedere in tutta Europa come una nazione degna della sua storia.

Riescono a focalizzare il grigiore generale in ognuno di noi molto facilmente, ma pensateci bene: senza televisione o radio avremmo tutti questi pensieri? Io saprei il 2% di tutte le notizie che vengono date tramite questi due dispositivi... la gente è indebitata perchè siamo stati noi stessi a permetterlo comprando cose inutili molto spesso, come cambiare automobile ogni 5 anni perchè presumibilmente obsoleta o andare in ferie tutti gli anni in posti che alla fine non ci si può permettere.

 

Ci fanno credere che le scarpe da 200 euro ci abbelliscano esteriormente e siamo arrivati a un punto che tale acquisti ci renda pure estremamente felici nel proprio essere! Ogni mese trovano una tecnologia nuova per cui il nostro cellulare, televisore, computer, automobile, tostapane, lavatrice e non so cosa altro per indurci a pensare, quasi giustamente, che il nostro "bene" acquistato tempo addietro sia diventato ormai obsoleto...

 

Pensate solo a questo: le case automobilistiche producono un nuovo modello ogni 15 anni. In questo caso sarei indotto ad acquistare il suo prodotto e viverlo fino alla fine della sua vita e magari tra 15 anni, comunque sia, ne acquisterei una nuova perchè si sà, l'automobile comunque è un bene di consumo deperibile col tempo.

 

Il cellulare? Compro un iPhone per esempio e me lo tengo per 5 anni: ho speso 700 euro ma è un cellulare che va alla grande. Invece no, ne inventano di nuovi ogni 14 mesi e quello vecchio mano mano diventa quasi inutilizzabile...

 

Questo per allacciarmi al fatto che anche l'auto elettrica ha i suoi difetti nell'inquinamento e appena rientro a casa vi spiegherò il perchè se avrò tempo :)

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Questo per allacciarmi al fatto che anche l'auto elettrica ha i suoi difetti nell'inquinamento e appena rientro a casa vi spiegherò il perchè se avrò tempo :)

....

 

Buona sera,

ci provano anche con la bicicletta ma se non si seguono le mode le due ruote rimangono (per me) i mezzi di locomozione più economico (diciamo che per spostamenti entro un raggio di 6 km circa si può tranquillamente utilizzare sempre la bici).

Unico problema è il rischio che si corre percorrendo le strade in cui aumenta il numero dei mezzi a motore in circolazione... eppure a mio avviso è solo una questione di pigrizia in quanto noto, e non solo nelle città, che spesso la gente per fare 200 metri utilizza l'auto (neppure l'autobus) invece di andare a piedi o in bici. Un pò è il fatto che di piste ciclabili ben fatte e soprattutto diffuse e ben collegate con altri paesi le trovi solo in trentino, in austria e guarda caso anche in slovenia ma in altre parti sembra che gli investimenti per le piste siano inutili... E mi rammarico in quanto il ritorno anche economico lo abbiamo in minori consumi, minori polveri e gente più sana. Inoltre vicino alle piste si possono piantare anche alberi (magari non ad alto fusto) che proteggono dal vento d'inverno e dal sole d'estate.

Ma sembra che lamentarsi sia preferibile che armarsi di buona volontà e, traffico o no, dare il buon esempio e prendere la bici per fare 2 km o andare a piedi con ombrello a prendere il pane se la passeggiata è di 200 metri.

 

 

 

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@Neytiri: E' il discorso sui modelli di cellulare che si faceva l'altra sera: il mercato secondo una logica capitalistica produce ogni giorno cose nuove che spaccia come migliori. Non hai l'ultimo modello di auto? Sei uno sfigato. Non hai l'ultimo modello di cellulare? Sei un emarginato sociale. L'unica cosa che possiamo fare noi come consumatori consapevoli e intelligenti è non cedere a questa logica consumistica e comprare solo ciò di cui necessitiamo o di cui abbiamo voglia. Dico che un piacere ogni tanto possiamo togliercelo ma dobbiamo essere coscienti che questi nostri acquisti non derivino da un desiderio di omologazione alla massa o da una pubblicità che ci ha fatto il lavaggio del cervello ma solo perché lo vogliamo noi. Ovvero non comprare una cosa perché ce l'hanno tutti, ma comprarla perché piace a noi. Un esempio banale ma reale. Adesso vanno tantissimo le magliette leopardate/zebrate/tigrate, non si vede altro nei negozi e indosso alle ragazze. A me queste cose non piacciono e quindi non le compro.Punto, fine della storia.

@Pidav: Sono d'accordo con tutto quello che hai detto, è davvero stupido e controproducente usare la macchina per ogni minimo spostamento e come hai detto tutto l'unica motivazione è la pigrizia. Non ci sono giustificazioni.

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Riallacciandomi al post di Pidav, ricordo una persona che ha detto "sapete perchè arriviamo in ritardo al lavoro e mettono le eco tasse nelle grandi città? Perchè tutti devono recarsi allo stesso posto, nel medesimo orario, in automobile".

 

Questa persona non ha tutti i torti: convinto che non tutti possono utilizzare la bicicletta come mezzo di locomozione per via della distanza da A - B, almeno quelli che abitano nelle zone limitrofe (5 km?) potrebbero utilizzare un mezzo di locomozione green (anzi, blue). Vogliamo paragonare l'ingombro di una bicicletta, monopattino, rollerblade, i propri piedi contro un'automobile (spesso SUV o enormi Jeep)?

La qualità dell'aria migliorerebbe, l'uggiosità giornaliera dovuto ai gas di scarico ci sembrerebbe forse meno opprimente e mooolto spazio libero per altri scopi sociali/naturali liberi in città :)

 

Un problema che ci si pone è l'orario umano, giornaliero di 24 ore.

Non bastano più! E sono sicuro che anche in un giorno di 36 ore poco dopo non basterebbe, quindi concentriamo il più possibile in minor tempo. Risultato: cercare una via più veloce per fare quello che dovremmo/vorremmo fare.

 

E qui si torna all'automobile per il lavoro: faccio 5 km in modo molto più svelto in auto che in bicicletta. Anche se non sempre è vero perchè come spesso accade l'uso comune di auto porta a lunghe colonne in città e fuori. Vi è mai capitato di essere superato da un ciclista in città mentre voi siete fermi in colonna? 😊

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