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Le baleniere giapponesi si ritirano dall'Antartico


Tanhi
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Sea Sheperd "scaccia" le navi che chiudono la caccia in anticipohttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif

 

Gli ambientalisti della Sea Shepherd vincono per il secondo anno di fila la dura battaglia contro la flotta baleniera nipponica, costretta al rientro anticipato dalle acque dell’Antartico e con un ’bottinò decisamente magro. Riporta l'Ansa che sia Sia la Nisshin Maru sia le unità di scorta sono già dirette verso il Giappone e lontane dai territori di caccia, ha detto il leader dell’associazione, Paul Watson, al comando della nave ammiraglia Steve Irwin, rientrata nel porto di Melbourne.

"Da quando la nostra unità Bob Barker ha raggiunto il 5 marzo la Nisshin Maru, la stagione di caccia si è di fatto conclusa", ha osservato Watson, aggiungendo tra l’entusiasmo generale che il successo della missione è legato alla tenacia con cui le navi della Sea Sheperd "hanno inseguito la flotta nipponica per oltre 17.000 km, dando loro poco tempo per uccidere balene". Le due navi arpionatrici hanno impiegato più tempo "a contrastare la nostra azione che a sparare arpioni». A stretto giro, a Tokyo il governo ha ammesso la chiusura prima del previsto dell’annuale stagione di 3 mesi di caccia alle balene ’per fini scientificì, ufficialmente a causa delle «cattive condizioni meteo".

È stato il ministro della Pesca, Michihiko Kano, a riferirlo in conferenza stampa: nel complesso sono state catturare 267 balene, di cui 266 balenottere minori (a fronte del numero programmato di 850) e una balenottera comune (contro 50). La flotta nipponica dovrebbe ora fare rientro a fine marzo, mentre l’Istituto di ricerca sui cetacei, che svolge la ’caccia a fini scientificì coi proventi delle vendite di carne di balena, si troverà probabilmente a fronteggiare la carenza di fondi per la prossima stagione. Kano, sul punto, ha detto che il governo analizzerà la situazione e deciderà poi cosa fare, con la prospettiva più che verosimile di un nuovo braccio di ferro con la Sea Shepherd. Il gruppo di ambientalisti, schierati per la protezione dell’Antartico considerato come una riserva dei cetacei, ha ostacolato le operazioni della flotta nipponica ben 11 volte nel fine stagione, con un’efficacia tale da costringerla a battere in ritirata, come capitato lo scorso anno. «È stata una campagna ben riuscita. Vi sono centinaia di balene che nuotano liberamente nel loro santuario, che sarebbero morte se non ci fossimo stati noi», ha concluso Watson, anticipando che se i giapponesi vorranno tornare a cacciare, Sea Shepherd li affronterà con unità rafforzate: quattro navi, due elicotteri, quattro droni Uav e un battaglione di 120 volontari. http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif

 

Fonte:La Stampa

 

😃😁

Che goduria fratelli!!!

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Bella notizia. Personalmente conoscevo solo l'attivita' di Green Peace e sono andata percio' a leggermi qualcosa sulla Sea Sheperd .organizzazione sempre no-profit,cercando qua e la da Wikipedia al sito italiano dell'organizzazione.

Ho scoperto che il fondatore , il Capitano Watson era in precedenza uno dei tre fondatori di Green Peace da cui si e' distaccato per intraprendere un' azione , per quel che ho capito, diciamo piu' "attiva" , per la difesa dell'ambiente marino.

Non sono in grado io con le poche informazioni raccolte di giudicare l'attivita' di questa organizzazione ma poiche' ho letto che nei numerosi anni di attivita' non e' mai stata arrecata violenza a esseri umani ritengo che quaesta notizia riguardante le baleniere giapponesi sia senz'altro positiva.

Peccato che si sia costretti ad attivita' di sabotaggio ai limiti della legalita' quando ci dovrebbero essere trattati internazionali - mondiali a salvaguardia di quello che e' un bene di tutti gli esseri umani.

L' ambiente marino in particolare e' quello che, stante le ultime scoperte in ambito evoluzionistico, ha dato la vita a tutti gli organismi viventi sulla terra.

Sognando Pandora .....un saluto a tutto il clan.

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è imbarazzante come un popolo così evoluto come i giapponesi cadano così in basso solo per un po' di sushi!

 

Buon pomeriggio,

cosa vuol dire popolo "evoluto"? Sono più evoluti i giapponesi perchè pieni di tecnologia oppure gli indios della foresta amazzonica (a patto che ora ce ne siano ancora)?

Secondo me evoluzione va di pari passo con equilibrio: se non c'è equilibrio non dobbiamo farci ingannare dalle promesse tecnologiche...come appunto in giappone.

il mio commento non vuole offendere nessuno nè incolpare alcuno ma solo richiamare un pò di attenzione.

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Buon pomeriggio,

cosa vuol dire popolo "evoluto"? Sono più evoluti i giapponesi perchè pieni di tecnologia oppure gli indios della foresta amazzonica (a patto che ora ce ne siano ancora)?

Secondo me evoluzione va di pari passo con equilibrio: se non c'è equilibrio non dobbiamo farci ingannare dalle promesse tecnologiche...come appunto in giappone.

il mio commento non vuole offendere nessuno nè incolpare alcuno ma solo richiamare un pò di attenzione.

 

beh, sinceramente i "chiapponesi" ad una prima analisi sembrano essere il popolo perfetto, evoluto tecnologicamente ed a stretto contatto con la natura e le tradizioni... ma a volte le "tradizioni" vanno oltre la ragione ed il senso civico

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beh, sinceramente i "chiapponesi" ad una prima analisi sembrano essere il popolo perfetto, evoluto tecnologicamente ed a stretto contatto con la natura e le tradizioni... ma a volte le "tradizioni" vanno oltre la ragione ed il senso civico

 

Sono assolutamente d'accordo con voi...

Ci sono "tradizioni" che avrebbero dovuto essere messe da parte da un bel pezzo: vedi la caccia alle balene da parte dei giapponesi ma anche dei norvegesi, popolo altrettanto "evoluto"?

Boh, che senso ha tutta questa evoluzione se poi la ritorciamo contro noi stessi e la Natura che si sfama? Perchè io voglio vedere questi esseri "umani evoluti" mangiarsi un pc o un smartphone quando hanno fame!!!

E che dire dei nostri cacciatori? parlano della caccia come di uno "sport" ..... uno sport sparare 30 pallini nel corpo di un uccellino grande quanto il pugno di un bambino e senza che ci sia il bisogno di sfamarsi?

Ecc.......

Siamo mostri, esseri non più sapiens, che si credono divinità onnipotenti

mentre invece siamo solo "rane bollite".....

E siamo gli unici animali che uccidono per divertimento 😢

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Sono assolutamente d'accordo con voi...

Ci sono "tradizioni" che avrebbero dovuto essere messe da parte da un bel pezzo: vedi la caccia alle balene da parte dei giapponesi ma anche dei norvegesi, popolo altrettanto "evoluto"?

Boh, che senso ha tutta questa evoluzione se poi la ritorciamo contro noi stessi e la Natura che si sfama? Perchè io voglio vedere questi esseri "umani evoluti" mangiarsi un pc o un smartphone quando hanno fame!!!

E che dire dei nostri cacciatori? parlano della caccia come di uno "sport" ..... uno sport sparare 30 pallini nel corpo di un uccellino grande quanto il pugno di un bambino e senza che ci sia il bisogno di sfamarsi?

Ecc.......

Siamo mostri, esseri non più sapiens, che si credono divinità onnipotenti

mentre invece siamo solo "rane bollite".....

E siamo gli unici animali che uccidono per divertimento 😢

a dire il vero condividiamo questo primato con i gatti, ma a prescindere, se la caccia fosse uno sport i cacciatori dovrebbero usare la carabina, un fucile a colpo singolo... voglio vedere poi in quanti andrebbero in giro a vantarsi

 

troppo facile altrimenti!

 

 

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a dire il vero condividiamo questo primato con i gatti, ma a prescindere, se la caccia fosse uno sport i cacciatori dovrebbero usare la carabina, un fucile a colpo singolo... voglio vedere poi in quanti andrebbero in giro a vantarsi

 

troppo facile altrimenti!

 

 

 

Beh è vero che i felini in genere "giocano" con la preda appena catturata ma non è un vero divertimento, è piuttosto felicità che la caccia sia stata fortunata, che la strategia abbia funzionato, che la sopravvivenza sia stata assicurata.....

anche per il gatto di casa è lo stesso ed anche se ha la ciotola piena il suo istinto lo porta a fare come i felini selvatici

Il nostro "divertimento" è ben diverso.....

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a dire il vero condividiamo questo primato con i gatti, ma a prescindere, se la caccia fosse uno sport i cacciatori dovrebbero usare la carabina, un fucile a colpo singolo... voglio vedere poi in quanti andrebbero in giro a vantarsi

troppo facile altrimenti!

 

Quoto a pieno: anzi, oltre al colpo singolo occorre togliere anche trepiede e mirino..

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Beh è vero che i felini in genere "giocano" con la preda appena catturata ma non è un vero divertimento, è piuttosto felicità che la caccia sia stata fortunata, che la strategia abbia funzionato, che la sopravvivenza sia stata assicurata.....

anche per il gatto di casa è lo stesso ed anche se ha la ciotola piena il suo istinto lo porta a fare come i felini selvatici

Il nostro "divertimento" è ben diverso.....

È vero che il nostro divertimento è diverso. Infatti, i gatti uccidono per istinto. Noi, invece, siamo dotati di razionalità, e questo dovrebbe frenarci dal compiere atti crudeli quando non sono necessari.

 

Alcuni esperimenti hanno mostrato che i bambini, gia dall'età di un anno, mostrano di provare sofferenza e pena quando vedono un'altra persona soffrire. Questo vuol dire che l'essere umano, già da piccolo, è capace di essere solidale con le altre persone. Poi, a quanto pare, questa cosa cambia quando si cresce, almeno in alcuni. Infatti, facendo il nostro esempio, tutti quelli che seguono questo forum provano indignazione per la sofferenza che gli esseri umani arrecano agli animali, ma a quanto pare, in quelle persone che praticano la caccia questo sentimento non c'è. Quando mi capita di pensare ai miei compagni di università, mi viene da pensare (scusate la ripetizione) che, ad occhio, come minimo il 50% di loro prova rispetto per gli animali. Ma un rispetto profondo, come quello che provo io, chedo che appartenga a ben meno del 50%.

 

Sempre a proposito della radice emotiva che si riscontra nei bambini, c'è da dire che la loro reazione alla sofferenza altrui avviene, come dicevo, già all'età di un anno, cioè ben prima che siano capaci di comprendere frasi di senso compiuto, che contengano i principali termini morali. Questo vuol dire che la capacità di partecipare alla sofferenza altrui non è qualcosa che viene trasmesso tramite le parole, una sorta di rispetto di regole comunicate verbalmente dagli adulti tramite il linguaggio, bensì di qualcosa di innato, basato sulla peculiare capacità affettiva di cui è dotato l'essere umano e gli altri animali con un cervello grande (infatti, animali con un cervello piccolo, come le zanzare non mostrano capacità di provare emozioni). Questo mi porta ad avere un minimo di fiducia nell'essere umano, nonostante le brutture a cui assisto.

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È vero che il nostro divertimento è diverso. Infatti, i gatti uccidono per istinto. Noi, invece, siamo dotati di razionalità, e questo dovrebbe frenarci dal compiere atti crudeli quando non sono necessari.

 

Alcuni esperimenti hanno mostrato che i bambini, gia dall'età di un anno, mostrano di provare sofferenza e pena quando vedono un'altra persona soffrire. Questo vuol dire che l'essere umano, già da piccolo, è capace di essere solidale con le altre persone. Poi, a quanto pare, questa cosa cambia quando si cresce, almeno in alcuni. Infatti, facendo il nostro esempio, tutti quelli che seguono questo forum provano indignazione per la sofferenza che gli esseri umani arrecano agli animali, ma a quanto pare, in quelle persone che praticano la caccia questo sentimento non c'è. Quando mi capita di pensare ai miei compagni di università, mi viene da pensare (scusate la ripetizione) che, ad occhio, come minimo il 50% di loro prova rispetto per gli animali. Ma un rispetto profondo, come quello che provo io, chedo che appartenga a ben meno del 50%.

 

Sempre a proposito della radice emotiva che si riscontra nei bambini, c'è da dire che la loro reazione alla sofferenza altrui avviene, come dicevo, già all'età di un anno, cioè ben prima che siano capaci di comprendere frasi di senso compiuto, che contengano i principali termini morali. Questo vuol dire che la capacità di partecipare alla sofferenza altrui non è qualcosa che viene trasmesso tramite le parole, una sorta di rispetto di regole comunicate verbalmente dagli adulti tramite il linguaggio, bensì di qualcosa di innato, basato sulla peculiare capacità affettiva di cui è dotato l'essere umano e gli altri animali con un cervello grande (infatti, animali con un cervello piccolo, come le zanzare non mostrano capacità di provare emozioni). Questo mi porta ad avere un minimo di fiducia nell'essere umano, nonostante le brutture a cui assisto.

 

Hai scritto delle cose molto vere spiegandole così bene come mai avrei potuto fare io....grazie 😊

Ora però una tua frase mi ha colpito e ti pongo una domanda: cosa intendi quando parli di "rispetto" o "rispetto profondo"?

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  • 4 settimane dopo...

Ora però una tua frase mi ha colpito e ti pongo una domanda: cosa intendi quando parli di "rispetto" o "rispetto profondo"?

Con "rispetto" intendo dire acquisire consapevolezza del fatto che gli esseri umani e gli animali partecipano della stessa forza generatrice. Rispettare significa apprezzare il fatto che la parola "animali" derivi dalla parola "anima". Rispettare significa riconoscere che gli animali hanno il nostro stesso impulso affettivo, mostrano ad occhi attenti il nostro stesso "aspetto" (non è un caso che le parole "rispetto" e "aspetto" siano così simili). Rispettare significa essere abbagliati dallo spendore del regno animale ed essere sopraffatti dalla vergogna di essere figli di una razza assassina.

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Con "rispetto" intendo dire acquisire consapevolezza del fatto che gli esseri umani e gli animali partecipano della stessa forza generatrice. Rispettare significa apprezzare il fatto che la parola "animali" derivi dalla parola "anima". Rispettare significa riconoscere che gli animali hanno il nostro stesso impulso affettivo, mostrano ad occhi attenti il nostro stesso "aspetto" (non è un caso che le parole "rispetto" e "aspetto" siano così simili). Rispettare significa essere abbagliati dallo spendore del regno animale ed essere sopraffatti dalla vergogna di essere figli di una razza assassina.

 

Io condivido perfettamente questi tuoi pensieri....tu hai semplicemente scritto, con parole bellissime, ciò che anche io sento ...

Siamo tutti figli della stessa madre e partecipiamo al cerchio della vita con tutte le altre creature......solo che.....come dice Jake rivolgendosi a Eywa..... guarda il pianeta da dove vengo, non c'è più verde lì....hanno ucciso la loro Madre e faranno lo stesso qui....si, siamo una razza consapevolmente assassina 😢

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