Vai al contenuto

Avatar


niftue rey
 Condividi

Messaggi raccomandati

Da quando è nato questo forum, si è spesso parlato del perché questo capolavoro cinematografico abbia avuto un così grande successo, e perché tutti ( che lo ammettano o no ) abbiano lasciato la sala cinematografica con quel senso di "qualcosa" nell'animo, chiamato da alcuni depressione, da altri "sindrome da avatar", da altri ancora "rivelazione", ma che comunque ha turbato in qualche modo la nostra esistenza.

 

Premetto che non ho alcuna intenzione di "giustificare" l'uomo e le sue azioni riprovevoli, e mantengo salda la mia posizione per la quale mi vergogno di appartenere alla razza umana, ma queste sono solo riflessioni fine a se stesse.

 

Nei giorni scorsi, ho avuto modo di rileggere un po' di post qua e là sul forum, imbattendomi nuovamente anche nella discussione che trattava della fede e delle religioni, e rileggere quei post, mi ha fatto riflettere su una cosa che non avevo considerato; parlare di religione e fede, porta anche inevitabilmente a pensare al fine ultimo di queste pratiche esclusivamente umane… preparare l’individuo al momento conclusivo di ogni esistenza, e a quanto si spera di trovare dopo quel momento.

 

Il film, in effetti, ha indirettamente riportato alla luce qualche cosa di sopito negli animi di tutti noi, qualche cosa che era rimasto sepolto nell’angolo più recondito della nostra coscienza… la morte, e quello che è il grande dilemma dai tempi “delle prime melodie”… ovvero ciò che c’è dopo di essa.

La cosa affascinante, è che lo ha fatto non in modo angoscioso o traumatico, ma piuttosto “accompagnando” ogni coscienza in un cammino di comprensione lento e metabolizzabile, a tratti piacevole… è riuscito insomma a riportare alla nostra attenzione l’effimerità della vita umana, ma senza scatenare reazioni di aggressività come, da sempre, succede.

 

Se ci si pensa un attimo, infatti, tutta la storia umana è costellata di guerre, battaglie, imprese più o meno epiche, che hanno come fine ultimo la soddisfazione del desiderio di “possedere”.

 

Questo desiderio, nasce dall’inconscio tentativo di avere quanto più possibile per vivere una vita in agiatezza, perché nella mente di tutti resta sempre il dubbio che “se poi non c’è nulla, almeno ho fatto una grande vita “.

Questo desiderio, ha spinto intere generazioni di uomini, anzi l’intera umanità da quando se ne ha memoria, ad affannarsi per avere, per conquistare, per possedere… anche a scapito dell’esistenza degli altri, e tutto questo solo per una sorta di ansia per l'ignoto... l'uomo insomma, non è cattivo per sua natura, è egoista e avido solo per terrore.

 

Perfino i credo religiosi, pur al contrario, si basano su tale dubbio… se ci si pensa infatti, qualunque religione esorta a fare tutto il bene possibile durante la vita, perché poi, dopo la morte, “se” ci sarà un’altra vita, si avranno le più fantasiose ricompense (ovvero si avrà la cosa più appagante… la beatitudine eterna).

 

Quel “qualcosa”, quindi, che ognuno di noi percepiva nell’animo, quel turbamento della propria esistenza che si provava uscendo dal cinema dopo il film, altro non era che un “pianto” della nostra coscienza, della nostra anima, che “invidia” quella fortuna che hanno i na’vi… la certezza, cioè, che dopo la vita materiale, ci sia una vita spirituale – e probabilmente eterna – che consente non solo di continuare ad “essere” su un piano di esistenza più elevato, in grado di interagire con l’intero pianeta ( e forse anche oltre ), ma anche di restare in contatto con i propri simili che ancora vivono l’esistenza terrena.

 

L'uomo, insomma, "piange" inconsciamente per la sua condizione che lo obbliga a seguire la filosofia "dell'avere" e non quella "dell'essere".

Link al commento
Condividi su altri siti

Fratello, hai scritto una cosa bellissima...

Posso dirti che è come se avessi letto la mia anima per un minuto, hai detto una grande verità e credo tu abbia colto l'essenza del messaggio riguardo "una vita" dopo "la vita" e delle conseguenze che si creano da secoli ignorandone l'esistenza.

 

Hai riassunto un concetto così immenso in poche righe, e sinceramente non so come hai fatto...

 

Grande.

 

 

Kìyevame ma tsmukan...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ore 3.21 AM

 

Ho aspettato di proposito tale ora, per vedere i miei amici dormire (sono al mare) e avere il totale silenzio da dedicare alla lettura del tuo messaggio.

 

Ti si legge poco sul forum, caro amico, ma quando ci dai questa opportunità è sempre una gioia poterlo fare :)

 

Questa frase credo sia la chiave del tuo pensiero: Quel “qualcosa”, quindi, che ognuno di noi percepiva nell’animo, quel turbamento della propria esistenza che si provava uscendo dal cinema dopo il film, altro non era che un “pianto” della nostra coscienza. In effetti ha avuto un certo impatto emotivo, personalmente.

 

Grazie delle perle che ci regali ogni tanto, fanno bene all'anima :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Buon giorno,

 

mi hai dato uno spunto interessante per meditare.

Mi domando: indipendentemente dal proprio credo, poniamo che, ma in maniera differente rispetto a Pandora, ogni essere non termina la propria esistenza con la morte ma ne continua un'altra (per esempio la reincarnazione), vorresti che il nuovo individuo (ma stessa anima) abbia memoria delle vite precedenti? Ammettiamo di si va considerato che per lui non "c'è possibilità di farne una nuova da capo" ma riprenderebbe il corso della precedente ...

Non so se sono stato chiaro ma vorrei spiegarmi con un esempio: poniamo di contrarre un debito per un determinato periodo in una determinata vita e quest'ultima si estingue prima del debito, trovereste corretto dover sobbarcarvi la parte restante del debito nella nuova vita?

Link al commento
Condividi su altri siti

Buon giorno,

 

mi hai dato uno spunto interessante per meditare.

Mi domando: indipendentemente dal proprio credo, poniamo che, ma in maniera differente rispetto a Pandora, ogni essere non termina la propria esistenza con la morte ma ne continua un'altra (per esempio la reincarnazione), vorresti che il nuovo individuo (ma stessa anima) abbia memoria delle vite precedenti? Ammettiamo di si va considerato che per lui non "c'è possibilità di farne una nuova da capo" ma riprenderebbe il corso della precedente ...

Non so se sono stato chiaro ma vorrei spiegarmi con un esempio: poniamo di contrarre un debito per un determinato periodo in una determinata vita e quest'ultima si estingue prima del debito, trovereste corretto dover sobbarcarvi la parte restante del debito nella nuova vita?

 

Io non credo che la nuova vita porti con se i ricordi precedenti.

Credo che il nostro sia un viaggio, la vita (o le vite) terrene siano delle tappe per elevare il nostro spirito.

Diventa complesso parlare di queste cose ma voglio comunque provare a spiegarmi.

 

Supponiamo di dare per scontato che oltre al corpo fisico siamo composti da un'entità intangibile (chiamiamola anima, spirito, o come volete)

Supponiamo che il nostro stato iniziale sia proprio quello di "spirito". Il nostro essere personale parte da questo e il corpo fisico non è altro che un mezzo per avere esperienza finalizzata all'elevazione del nostro "io spirituale".

Una volta terminata la vita terrena l'io spirituale ha la possibilità di fare un'altra esperienza terrena (in un uomo, animale, pianta o minerale) per apprendere sempre di più ed elevare il proprio stato spirituale.

In fase di puro spirito (cioè dell'io spirituale privo di corpo fisico) abbiamo le conoscenze e i ricordi di tutte le esperienze vissute precedentemente, possiamo interagire con le altre entità e avere una visione completamente diversa rispetto a quella che si ha nella fase "spirito + corpo".

 

Non so se ho reso l'idea, la scrittura non è il mezzo adatto per trasmettere queste cose.

 

Nel caso dei Na'vi io non credo si parli di reincarnazione nel senso in cui lo intendiamo noi :

da come ho capito lo spirito è una forma di energia che una volta ritornata alla fonte (Eywa) da la possibilità a coloro che vivono di sentire i ricordi della persona che era composta da quell'energia.

Ma la stessa energia può venire reintrodotta in altre forme di vita lasciando i propri ricordi in Eywa.

E' come se scaricassi la mia mente in un HD, svuotassi la mia "energia" che dopo è pronta per fondersi con altra energia ed essere di nuovo "riempita".

Credo!

 

Forse sto divetando pazzo ?!?http://avatar-italia.net/forum/public/style_emoticons/default/smile.gif

Link al commento
Condividi su altri siti

Io non credo che la nuova vita porti con se i ricordi precedenti.

Credo che il nostro sia un viaggio, la vita (o le vite) terrene siano delle tappe per elevare il nostro spirito.

Diventa complesso parlare di queste cose ma voglio comunque provare a spiegarmi.

 

Supponiamo di dare per scontato che oltre al corpo fisico siamo composti da un'entità intangibile (chiamiamola anima, spirito, o come volete)

Supponiamo che il nostro stato iniziale sia proprio quello di "spirito". Il nostro essere personale parte da questo e il corpo fisico non è altro che un mezzo per avere esperienza finalizzata all'elevazione del nostro "io spirituale".

Una volta terminata la vita terrena l'io spirituale ha la possibilità di fare un'altra esperienza terrena (in un uomo, animale, pianta o minerale) per apprendere sempre di più ed elevare il proprio stato spirituale.

In fase di puro spirito (cioè dell'io spirituale privo di corpo fisico) abbiamo le conoscenze e i ricordi di tutte le esperienze vissute precedentemente, possiamo interagire con le altre entità e avere una visione completamente diversa rispetto a quella che si ha nella fase "spirito + corpo".

 

Non so se ho reso l'idea, la scrittura non è il mezzo adatto per trasmettere queste cose.

 

Nel caso dei Na'vi io non credo si parli di reincarnazione nel senso in cui lo intendiamo noi :

da come ho capito lo spirito è una forma di energia che una volta ritornata alla fonte (Eywa) da la possibilità a coloro che vivono di sentire i ricordi della persona che era composta da quell'energia.

Ma la stessa energia può venire reintrodotta in altre forme di vita lasciando i propri ricordi in Eywa.

E' come se scaricassi la mia mente in un HD, svuotassi la mia "energia" che dopo è pronta per fondersi con altra energia ed essere di nuovo "riempita".

Credo!

 

Forse sto divetando pazzo ?!?http://avatar-italia.net/forum/public/style_emoticons/default/smile.gif

 

... anche si mi pare di aver già scritto qualcosa in merito in altri topic, penso comunque che vogliamo esprimere lo stesso concetto o meglio abbiamo in comune lo stesso punto di vista (se così di può dire) e cioè, correggimi se sbaglio, non finisce tutto con la fine della vita terrena ma avviene una trasformazione in qualcos'altro .... che prosegue ...

Penso anche che nel film questo punto di vista sia stato molto "semplificato" e reso tangibile fisicamente per il popolo Na'vi; per noi umani, penso, manca solo la "parte fisica" ma non vuol dire che non possiamo venire a contatto con la nostra spiritualità o con la spiritualità "totale" di questo mondo (es. Gaia).

(p.s.: ... questa risposta l'ho ri-scritta 4 volte in maniera diversa ma non riesco ancora a spiegare il mio pensiero ... cavolo!!)

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Sono contento che questo mio intervento sia piaciuto, soprattutto perchè è qulche cosa di sentito, e quindi, sapere che altri trovano riscontro nelle stesse idee, mi fa solo che piacere.

 

per quanto riguarda la questione della reminescenza delle vite precedenti, pur non potendo dare una risposta certa ( diversamente vorrebbe dire che son già morto e reincarnato :O ) sarebbe - a mio giudizio - solo un gran vantaggio.

 

Pidav, ovviamente, legato come tutti gli esseri umani alla filosofia dell'avere, hai preso d'esempio un aspetto "potenzialmente negativo" della reincarnazione, la possibilità che qualcuno "abbia" un debito ( presumo materiale ma comunque anche morale ) verso un suo simile, e che dopo la rinascita sia memore del suo debito, e quindi non possa ricominciare una nuova vita.

 

Io invece la vedo diversamente, e penso a questo essere che rinasce e, memore del suo debito, inizia una nuova esistenza proprio dal saldare questo sua pendenza, senza nulla pretendere in cambio, perchè ha il ricordo di cosa accadde e cosa lo portò a contrarre tale debito.

 

Non solo, conscio del fatto che rinascerà e ricorderà quello che ha fatto, probabilmente comprenderà l'inutilità del desiderio di cose materiali, che si perdono con la morte, e punterà ad arricchire se stesso sotto l'aspetto morale e culturale.

 

Inoltre, ma non meno importante, molto probabilmente, non ci sarebbero nè guerre nè violenze, in quanto ogniuno ricorderebbe per sempre le sofferenze patite, e si guarderebbe bene da infliggere ad altri ciò per cui ha sofferto in prima persona.

 

Di una cosa sono sicuro, il mondo, come oggi lo conosciamo, non esisterebbe proprio.

Link al commento
Condividi su altri siti

fratello niftue'rey, hai scritto delle cose davvero profonde e belle, mi hai fatto meditare su questo profondissimo concetto ancora una volta, ma questa volta con occhi nuovi...e mi ha colpito la tua profondità

sono troppo giovane per comprendere i misteri della vita e della morte, mi si fonde il cervello ^^ ma qualunque cosa ci sia dopo la vita è un mistero e nessuno (nessuno) potrà mai rivelarcelo, solo questo ci è dato sapere...

 

Giustamente hai scritto: "Questo desiderio, ha spinto intere generazioni di uomini, anzi l’intera umanità da quando se ne ha memoria, ad affannarsi per avere, per conquistare, per possedere… " ed hai ragione!

è nella natura unama...

credo che tutti (non per forza con le guerre) nel nostro piccolo anche se non vogliamo ammetterlo, ci comportiamo come i nostri antenati...

è proprio per questa natura "perversa" della razza umana, che a volte mi vergogno di farne parte...

ma poveri noi uomini troppo inteligenti, che altra scelta abbiamo se non di passare il poco tempo che ci viene dato vivendo come ci piace. Il concetto di per sè non sarebbe sbagliato (infondo bisogna vivere al massimo perchè non si sa dopo dove finiremo), quello che proprio non va bene è che il "vivere a nostro piacimento" è: potere, fama, ricchezza, dominio sugli altri...è questo che siamo, è questo che continuamente indirettamente ci inculcano alla tv, ecc... è questo che disprezzo profondamente!

 

uufffhhh...spero di essermi espressa bene ^^

 

 

ps: penso che i messaggi (espliciti e impliciti) di Avatar non smetterano mai di travolgerci ed emozionarci

Link al commento
Condividi su altri siti

...che altra scelta abbiamo se non di passare il poco tempo che ci viene dato vivendo come ci piace. Il concetto di per sè non sarebbe sbagliato (infondo bisogna vivere al massimo perchè non si sa dopo dove finiremo)

 

E' proprio questo il punto ma tsmuké, se tu fossi sicura di vivere un'altra vita dopo questa e così via che motivo avresti di vivere al massimo per forza ?? La tua frase è l'esempio di come vive l'uomo, pensando solo a questa vita (me incluso) ma qual'è il risultato di questo sforzo? La gente presa da questo impulso di "vivere questa vita" può cadere nel vortice dell'egoismo, della sete di potere, della cattiveria al fine di trarre benefici personali.

 

Insomma il concetto non è sbagliato perchè lo viviamo tutti, ma forse non dovrebbe esistere il concetto stesso !!

Confermi questo concetto con le tue parole in parentesi "vivere al massimo perchè non si sa cosa c'è dopo", ehehehe è una verità ma non significa che sia corretto.

 

Insomma credo che bisognerebbe cercare di liberarsi da questo concetto di vita come "una parentesi nel tempo", io non credo sia una cosa finita...se questo concetto fosse davvero compreso e assimiliato sarebbe tutto diverso da come invece adesso è...

é ovviamente un'impresa difficilissima, siamo così legati alla nostra vita terrena e dagli insegnamenti che ci sono stati dati a riguardo che uscirne fuori sarebbe quasi fuori dalla nostra natura, ma credo che la nostra reale natura sia ben lontana da una vita terrena (o almeno solo terrena).

 

Con questo non voglio fare nessun tipo di riferimento a religioni, dottrine o altro....è la mia personale interpretazione di ciò che potremmo essere, ma ovviamente di certezza non vi è alcuna !!

Mi piace definirla "la scienza dell'anima", cercare di studiare qualcosa di puramente intangibile e improvabile in maniera razionale e non religiosa.

 

A voi fratelli...

Link al commento
Condividi su altri siti

certo fratello Txura, ho capito perfettamente... io non ho detto che le azioni che fa l'uomo per vivere al massimo sono giuste o giustificabili, mai lo sono!

quello che voglio dire è che dopo la morte, a parte chi crede nella reincarnazione, resurrezione ecc, nessuno sa dove andremo a finire e nessuno mai ce lo potrà dire, per cui (sempre non giustificando assolutamente le azioni dell' uomo) è logico che uno cerca di vivere la propria vita come gli piace. Ciò non vuol dire assolutamente che il fatto di diventare egoisti ecc sia giusto, no no!

è proprio questo fatto, questa natura umana che è l'egocentrismo e la smania di potere, che non va bene (poi per carità ci sono tantissime persone bellissime a sto mondo)

Se posso esprimere ciò in cui credo (e che non voglio inculcare a nessuno ci mancherebbe ^^) è che dopo la morte la nostra anima passi dal nostro mondo al cosiddetto "mondo astrale", dove ci sono tutte le anime...come un "mondo" una "dimensione" parallela non so se mi spiego ^^

poi non so, non penso di credere un nient'altro...non so niente di Dio, ne del diavolo, o di Buddha ecc... e forse è meglio che vivo la mia vita serena... e quando verrà la morte mi affiderò a ciò che avverrà, qualunque cosa avverrà. :)

Link al commento
Condividi su altri siti

certo fratello Pidav, ho capito perfettamente... io non ho detto che le azioni che fa l'uomo per vivere al massimo sono giuste o giustificabili, mai lo sono!

quello che voglio dire è che dopo la morte, a parte chi crede nella reincarnazione, resurrezione ecc, nessuno sa dove andremo a finire e nessuno mai ce lo potrà dire, per cui (sempre non giustificando assolutamente le azioni dell' uomo) è logico che uno cerca di vivere la propria vita come gli piace. Ciò non vuol dire assolutamente che il fatto di diventare egoisti ecc sia giusto, no no!

è proprio questo fatto, questa natura umana che è l'egocentrismo e la smania di potere, che non va bene (poi per carità ci sono tantissime persone bellissime a sto mondo)

Se posso esprimere ciò in cui credo (e che non voglio inculcare a nessuno ci mancherebbe ^^) è che dopo la morte la nostra anima passi dal nostro mondo al cosiddetto "mondo astrale", dove ci sono tutte le anime...come un "mondo" una "dimensione" parallela non so se mi spiego ^^

poi non so, non penso di credere un nient'altro...non so niente di Dio, ne del diavolo, o di Buddha ecc... e forse è meglio che vivo la mia vita serena... e quando verrà la morte mi affiderò a ciò che avverrà, qualunque cosa avverrà. :)

 

http://avatar-italia.net/forum/public/style_emoticons/default/smile.gifhttp://avatar-italia.net/forum/public/style_emoticons/default/smile.gifTutto giusto ma tsmukè, meno il mio nick http://avatar-italia.net/forum/public/style_emoticons/default/laugh.gif

Link al commento
Condividi su altri siti

Unisciti alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai già un account, Accedi Ora per pubblicare con il tuo account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
 Condividi

×
×
  • Crea Nuovo...