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Condritti


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Salve a tutti,

su invito di diversi di voi ho deciso di cominciare a scrivere alcuni "articoli" (se così si possono definire, visto che non sono firmati, le immagini a parte il primo disegno non sono mie e le informazioni non sono frutto di mie ricerche scientifiche ufficiali :) ) su diversi tipi di fenomeni naturali. Quest'oggi io vorrei parlare di un argomento su cui non ho tema di smentita (finalmente, avevo paura di aver detto qualche bischerata sull'antimateria e che qualche fisico mi dicesse: "ah no, le cose non stanno così"! Per fortuna un mio amico mi ha detto che ho esposto dei concetti corretti :) ), cioè vorrei parlare dell'evoluzone e della biologia di quel gruppo di pesci chiamata Condritti (o Condroitti). Per la cronaca, fra i Condritti si annoverano squali e razze (le quali a loro volta si dividono fra le "vere" razze, prive di aculei velenosi sulla coda, e i trigoni, che invece hanno delle spine seghettate e velenose che possono provocare ferite molto dolorose), oltre che le abissali chimere.

I Selaci sono uno dei gruppi di Vertebrati più antichi del mondo, dato che i primi resti fossili di questi pesci risalgono all'Ordoviciano, circa 450 milioni di anni fa. I Condritti più antichi hanno evoluto forme veramente bizzarre, come potete vedere nell'immagine sottostante:

http://img444.imageshack.us/img444/5927/squalipreistorici1.jpg

Si tratta di uno Stethacanthus sp. e di un Helicoprion sp. Lo Stethacanthus è uno squalo vissuto oltre 350 milioni di anni fa ed aveva questa strana pinna dorsale simile ad un ferro da stiro, coperta superiormente di dentelli, nonché una sorta di "zuccotto" composto sempre di corte spine; dato che (a quanto pare) solo i maschi avevano questa struttura, che quindi era forse usata durante l'accoppiamento. Dell'Helicoprion si sa poco della forma del corpo (mi sono limitato a darli una forma "standard", per via dell'assenza di reperti fossili completi), se non che probabilmente raggiungeva i 3 metri, che visse circa 300 milioni di anni fa e che aveva questa caratteristica dentatura "a sega circolare", sporgente dalla bocca dell'animale ed avente una funzione ignota. Oltre a questi ci furono squali primitivi con spine dorsali, altri con lunghe spine che partivano dal capo, altri compressi lateralmente ecc..., con una gran gamma di forme. In ogni caso, gli squali più antichi (come lo Stethacanthus, o il Cladoselache) non avevano la bocca posta ventralmente, bensì che si apriva in posizione più o meno frontale; tale caratteristica si trova solo negli squali più antichi. Nessuna di queste forme ha lasciato diretti discendenti moderni, i quali si sono evoluti da altri squali preistorici; sempre dagli squali si sono evolute le razze durante il Giurassico, mentre gli Olocephali (o chimere) si sono evolute precedentenemente, nel Triassico inferiore. Qui sotto ecco una bella immagine di una Chimaera monstrosa, uno di questi pesci, vivente anche nel Mediterraneo:

http://www.marinbi.com/c-monstrosa.jpg

La caratteristica principale dei Condritti è lo scheletro poco calcificato, composto prevalentemente da cartilagine (lo stesso materiale organico che costituisce le nostre orecchie, per esempio), il che consente (almeno nelle specie non legate al fondale o piatte, come le razze) movimenti a U praticamente impossibili per gli altri pesci. Inoltre, le loro branchie sono prive di opercolo (tranne che nelle chimere, dove invece è presente ma manca il cosidetto spiracolo, una componente dell'opercolo presente invece nei pesci ossei, il che indica che l'opercolo nelle chimere si è evoluto indipendentemente rispetto a quello degli Osteitti) a differenza degli altri pesci; alcuni squali pelagici non possono pompare acqua attraverso le branchie attivamente, il che li costringe a muoversi continuamente per non soffocare, ingerendo acqua dalla bocca e riemettendola dalle branchie. Altra caratteristica di squali e razze è la presenza di piccoli dentelli dermici o spiracoli, i quali contribuiscono ad aumentarne l'idrodinamicità e conferiscono alla pelle una caratteristica consistenza simile alla carta vetrata. Inoltre, gli squali presentano spesso una membrana nittitante, una sorta di "palpebra verticale" che scorre sull'occhio dello squalo per proteggerlo mentre aggredisce una preda. Le chimere, invece, possiedono una spina davanti alla pinna dorsale (che in alcuni casi è assente) e a quella adiposa, mentre invece le razze hanno la caratteristica forma compressa, con le branchie poste al disotto del corpo. Negli squali, si possono trovare forme con cinque, sei o sette branchie, di cui quelle a sei o a sette branchie sono le più primitive e, solitamente, sono forme abissali anche di grandi dimensioni (come potete vedere al link qui sotto; vi consiglio di disabilitare l'audio per evitare gli schiamazzi dell'operatore e considerate che questo Hexanchus in realtà non supera i 5 metri: )

Altra importante caratteristica nei Condritti è il fatto che sono tutti a fecondazione interna; inoltre, negli squali e nelle razze, sono presenti degli emipeni, strutture calcificate che vengono letteralmente agganciate al tratto urogenitale della femmina durante l'accoppiamento; tale strutture si possono staccare e ricrescere. La riproduzione nei Condritti può portare a deporre uova (in alcuni casi davvero particolari, schiccaite e/o con filamenti ad esempio) o a essere ovovipari (cioè, le uova si schiudono all'interno della femmina la quale rilascia subito dopo i neonati); inoltre, in alcuni specie di squali e di razze si hanno dei casi di viviparità vera e propria, in cui l'embrione cresce all'interno del ventre della femmina; in alcuni squali è persino presente una pseudo-placenta, che nutre l'embrione in modo simile a quella dei mammiferi. Curiosamente, in questi squali vivipari, a volte avvengono fenomeni di cannibalismo fra i feti mentre sono ancora nel ventre della madre. Negli squali martello è stata inoltre registrata la partenogenesi, cioè il processo per cui una femmina può dar vita ad altre femmine senza la necessità di una fecondazione da parte di un maschio.

Infine, alcuni squali sono animali eterotermi, cioè a sangue caldo (o almeno, parzialmente a sangue caldo, nel senso che possono tenere la loro temperatura corporea una decina di gradi sopra quella dell'acqua ma non hanno una temperatura corporea costante); di questo gruppo fanno parte i grandi squali pelagici e molto attivi come lo squalo bianco o il mako.

Non esistono Condritti vegetariani, al più possono essere onnivori (cioè nutrirsi sia di vegetali che di animali). La maggior parte delle specie di Condritti sono in realtà di dimensioni inferiori ai due metri, e la dieta principale di questi animali consiste in pesci più piccoli, piccoli crostacei e molluschi. In diversi casi si hanno delle vere e proprie specializzazioni nel nutrirsi di molluschi o crostacei dal carapace duro, come nel caso di diversi squali bentonici (cioè legati al fondo), come il gattuccio, o nelle razze. Sono in realtà poche le specie di squali abbastanza grandi da potersi nutrire di grossi pesci pelagici (come i tonni) o addirittura di foche. Alcune specie, come il megamouth (qui sotto una foto), lo squalo balena e lo squalo elefante si sono abituate a nutrirsi di plancton, ovvero organismi abbastanza piccoli da venire trascinati dalle correnti e con scarse capacità di movimento autonomo, quali alghe (che consistono il fitoplancton) e piccoli crostacei, protozoi o larve di organismi più grandi (che costituiscono invece lo zooplancton).

http://www.networkroundtable.org/wp-content/uploads/2009/04/megamouth.jpg

Particolare è il fatto che nei Condritti i denti che cadono vengono sostituiti da altre file di denti più freschi posizionate immediatamente dietro, i quali vengono spinti in avanti man mano che i denti anteriori si consumano e cadono.

I Condritti sono animali prevalentemente marini; solo i Potamotrigonidae (per le razze) ed alcune specie di squali (tra cui lo squalo dello Zambesi) si sono adattati a vivere per diverso tempo o persino per tutta la loro vita nelle acque dolci, mentre ci sono diverse specie (come gli squali toro, gli squali limone e diversi trigoni) che tollerano acque salmastre più o meno salate. Le chimere sono invece prevalentemente abissali ed esclusivamente marine.

I sensi negli Condritti non sono cinque, bensì sei: infatti, come tutti i pesci sono muniti di una linea laterale, la quale consente all'animale di sentire i cambiamenti di pressione nell'acqua vicino ad essi, il che consente loro di poter individuare approssimativamente una preda od un ostacolo senza necessariamente vederlo o odorarlo. Le narici, chiaramente, non servono per respirare ma sono degli ottimi ricettori chimici, il che danno all'animale un senso dell'olfatto straordinariamente sviluppato, a tal punto che alcune specie arrivano a sentire l'odore di un litro di sangue su un milione di litri d'acqua. Chiaramente, la linea laterale viene usata per identificare potenziali prede a breve distanza, mentre l'olfatto viene usato per individuarle a media-lunga gittata. Inoltre, sono presenti le cosiddette ampolle di Lorenzini, delle cavità piene di gel poste di solito sul rostro (il "grugno" o il "naso" dell'animale), aventi la funzione di poter percepire i campi elettromagnetici. Tutti gli animali, infatti,. producono un debole campo elettromagnetico, e i Condritti possono rilevarlo seppure sia estremamente deboli. A quanto sembra, addirittura, gli squali martello hanno tale curiosa forma proprio per poter avere una superficie maggiore per le ampolle di Lorenzini, il che consente loro di percepire i campi magnetici anche di prede completamente insabbiate. Inoltre, negli squali, è presente il cosiddetto occhio parietale o "terzo occhio", una zona di cellule fotosensibili posta fra le altre due paia di occhi veri e propri quindi all'incirca in mezzo alla "fronte") avente solo la funzione di rilevare cambiamenti nella luminosità al disopra dell'animale.

Contrariamente alla loro "primitività", i Condritti sono animali con un cervello abbastanza grande e complesso, soprattutto nelle zone dedite all'elaborazione degli stimoli sensoriali; gli squali, inoltre, hanno un rapporto massa corporea/massa celebrale ed una capacità cognitiva pari a quella di un gatto, il che rende evidente che è ingiusto definire questo gruppo di animali come primitivi, dal momento che le loro funzioni celebrali sono pari o superiori a quelle dei più comuni pesci ossei, nonché degli anfibi e di diversi rettili. Alcune specie, come i pinnanera, esibiscono addirittura parate intimidatorie nei confronti degli intrusi nel loro territorio (come per esempio grossi pesci o subaqcuei), inarcando la schiena e flettendo le pinne pettorali verso il basso, attaccando solo se l'intruso non si allontana immediatamente; inoltre, molti Condritti imparano molto velocemente dove i sub forniscono loro cibo.

Nonostante le apparenze, sono pochi i Condritti pericolosi per l'uomo: tra questi si possono includere una ventina di specie di squali (di cui in realtà solo cinque o sei sono responsabili di attacchi mortali per l'uomo) ed i trigoni di grosse dimensioni (o meglio, grossi trigoni muniti di grosse spine velenose sulla coda), nonché le torpedini più grosse; direi in totale solo una quarantina di specie sulle mille e più esistenti sono capaci di danneggiare l'uomo in maniera più o meno seria. Questa discrepanza è dovuta al fatto che alcune specie di squali sufficientemente grandi e predatori da poter uccidere un uomo sono (come detto precedentemente) abissali, inoltre anche nel caso dei famigerati squalo bianco, mako, grande squalo martello ecc... si tratta in realtà di attacchi avvenuti per errore, cioè dopo che l'animale ha scambiato la silhouette di un surfista per una foca o per una tartaruga marina; questo è provato dal fatto che, di solito, questi squali dopo il primo morso tendono ad andarsene o addirittura a rigurgitare. Questo si spiega con il fatto che i grandi squali necessitano una dieta ricca di grassi, cosa che (fortunatamente) noi esseri umani non disponiamo in quantità elevate come nel caso di foche e otarie, o di grosse tartarughe. Per quanto riguarda gli attacchi di trigoni o di squali bentonici come il wobbegong australiano (di cui potete vedere una foto qui sotto) si tratta in realtà di solito di animali stressati dal contatto umano, o di bagnanti che hanno accidentalmente messo un piede su un animale parzialmente o completamente insabbiato, il quale può reagire mordendo con forza o (nel caso dei trigoni) sferzando con forza gli acueli velenosi. Stesso dicasi per le torpedini, particolari razze munite di una muscolatura modificata in organi elettrici, capaci (negli esemplari più grandi) di produrre scariche talmente forti da poter paralizzare un uomo: non si tratta mai di attacchi deliberati, bensì di animali infastiditi volontariamente o meno.

 

http://dsc.discovery.com/sharks/shark-pictures/images/spotted-wobbegong.jpg

Purtroppo, il basso rateo riproduttivo sta portando diverse specie di questi affascinanti animali ad una rapida diminuzione: molte specie di squali, infatti, sono soggetti alla barbara pratcia del taglio delle pinne per fare la famosa "zuppa di pinne di pescecane"; in pratica, all'animale ancora vivo vengono amputate le pinne, per poi essere rigettato agonizzante in mare; invece, non ci sono prove di significative riduzioni nel numero di palombi e smerigli in seguito alla pesca, mentre invece la pesca selvaggia ha ridotto in alcune regioni del mondo (come nell'Adriatico) il numero di razze in modo significativo. In passato i grandi squali (come lo squalo bianco) erano cacciati per sport o per l'errata convinzione che fossero degli "assassini", mentre in realtà muiono ogni anno più persone per le punture delle vespe che per i morsi degli squali; fortunatamente, il "grande bianco" e gli altri grandi squali pelagici sono protetti in diverse parti del mondo, comprese le acque italiane ed australiane. Tuttavia, per via della pesca selvaggia (o meglio, dell'uso di sistemi che consentono di prendere pesci troppo piccoli per essere venduti e/o di avere delle quantità di "scarti" in sovrannumero, in realtà la pesca può essere tranquillamente ecosostenibile ma questo è un discorso che non voglio affrontare qui ma in "separata sede") i Condritti sono in fase di diminuzione in diverse zone.

 

Spero vi sia piaciuto :)

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davvero interessante articolo, e complimenti per il lavorone, tsmukan!

è sempre affascinante scoprire tante cose prima sconosciute da qualcuno esperto in materia... non finiremo mai di stupirci delle meraviglie che gaia ci offre, bisogna solo saperle cogliere! :)

Pandora ce l'abbiamo davanti agli occhi e secondo me è veramente meravigliosa!

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Fa sempre piacere vedere un membro così attivo e propositivo, il tuo articolo mi è piaciuto molto, ho scoperto alcune cose molto interessanti...

 

Continua così fratello...

 

Eywa ngahu!

 

Figurati, purtroppo ho dovuto affrontare questo argomento in maniera parziale (sono stati scritti decine di libri meritevoli sulla tassonomia dei Condritti, tutti di ittiologi molto competenti, che affrontano la questione in modo assai migliore rispetto a me e a cui rimando), se siete interessati ad una parte particolare ditemelo magari, per favore...☺️

Grazie mille! :D

 

Davvero strainteressante fratello!!!

 

Sul nostro fantastico pianeta ci sono tantissime cose che conosciamo pochissimo o che addirittura ignoriamo e di sicuro la gran parte di queste sono nei fondali dei nostri oceani!

 

Complimenti per l'articolo 😊

 

Effettivamente, noi esseri umani abbiamo esplorato solo l'un percento dei fondali marini, praticamente conosciamo solo la parte che va dalla riva ai 100 metri di profondità, per il resto abbiamo solo fugaci immagini riprese dai ROV (veicoli sottomarini controllati a distanza) e animali pescati con reti di profondità, se l'argomento ti interessa potrei fare un breve lavoro sulla vita abissale, magari con riferimenti a quella del nostrano Stretto di Messina (in cui sono stati pescati pesci, e non solo, singolari e meravigliosi). :)

 

Grazie per i complimenti!☺️

 

 

mamma miaaaa... impressionante certe immagini... incredibile che animali stupendi che c'erano... e che ora si sono evoluti... meravigliosi... grazie fratello!!!

 

In realtà quelli nella prima immagine (nel mio disegno, per intenderci) si sono tutti estinti senza lasciare discendenti; tutti gli squali e le razze moderne sostanzialmente derivano da forme esistite nel Giurassico, in pratica sono solo i "cugini" di quegli antichi Condritti, le chimere sono più antiche ma sicuramente non si sono evolute dallo Stethacanthus o dall'Elicoprion. :)

 

Grazie a te per aver letto questo mio sproloquio. ☺️

 

davvero interessante articolo, e complimenti per il lavorone, tsmukan!

è sempre affascinante scoprire tante cose prima sconosciute da qualcuno esperto in materia... non finiremo mai di stupirci delle meraviglie che gaia ci offre, bisogna solo saperle cogliere! :)

Pandora ce l'abbiamo davanti agli occhi e secondo me è veramente meravigliosa!

 

Figurati, io non sono un esperto in materia, solo che sono sempre stato affascinato dai misteri della natura (dalle profondità del cosmo alle profondità marine, passando per le profondità del tempo) e mi fa piacere parlarne, tutto qui. :)

Grazie per gli apprezzamenti ☺️

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Eccomi....ci sono anch'io!

Dopo un'articolo così i complimenti sono d'obbligo!

Sono rimasto veramente abbagliato davanti alla completezza con cui hai esposto questo argomento.

Hai spiegato nei minimi dettagli delle cose interessantissime che non sapevo neanch'io....

Veramente.....ma veramente BRAVO!!! 😊

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Ho fatto un po' di fatica a seguirlo, ma davvero complimenti per l'articolo interessante. Sono rimasto stupito dal fatto che le razze e gli squali appartengano alla stessa classe. A vista sono abbastanza differenti :lol:

 

Non ho capito la differenza tra:

gli squali più antichi (come lo Stethacanthus, o il Cladoselache) non avevano la bocca posta ventralmente, bensì che si apriva in posizione più o meno frontale;
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Eccomi....ci sono anch'io!

Dopo un'articolo così i complimenti sono d'obbligo!

Sono rimasto veramente abbagliato davanti alla completezza con cui hai esposto questo argomento.

Hai spiegato nei minimi dettagli delle cose interessantissime che non sapevo neanch'io....

Veramente.....ma veramente BRAVO!!! 😊

Grazie. ☺️

 

Bell'articolo!

Ci fai davvero pensare: gli squali sono qui sulla terra da milioni di anni ed il genere umano non si smentisce.... mi domando se l'evoluzione intellettiva (se così si può dire) vada di pari passo con autodistruzione ...

 

Io non sarei così pessimista, vedere solo i lati negativi del genere umano non è una cosa sana...

 

Non ho capito la differenza tra:

 

 

I pesci comunemente hanno la bocca posta in posizione terminale (cioè si apre frontamente), nei Condritti si apre ventralmente (cioè si apre sotto gli occhi, più o meno, non al termine della testa ma sotto).

 

Grazie a tutti! :)

 

******************************************************

 

Mi sono reso conto di aver tralasciato una parte importante nelle differenze tra i pesci ossei ed i Condritti: l'assenza della vescica natatoria. Si tratta di un organo a forma di sacco usato dai pesci per stabilizzarsi nella colonna d'acqua e per muoversi su e giù nella colonna d'acqua, un po' come nel caso dei pesi di un sub, semplicemente gonfiandola o sgonfiandola. Nei Condritti invece tale organo non esiste, pertanto sono costretti ad usare al suo posto il fegato, contenente una grande cavità piena d'olio.

Modificato da Revenant
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