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FORSE... QUALCOSA SI MUOVE


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L'altra mattina, ho avuto una bella sorpresa...

 

aprendo il quotidiano "l'Arena", giornale di Verona, ho trovato in PRIMA PAGINA, un articolo che recitava così: "La lezione della natura e un'umanità al bivio".

 

Ora, già il fatto di trovare un titolo simile in prima pagina su un quotidiano regionale, lascia sorpresi, ma poi leggendone il contenuto, ne son rimasto proprio meravigliato... piacevolmente meravigliato...

 

Non so se il fatto che questo articolo sia in prima pagina, sia da imputare al fatto che dovevano "riempire un buco"... io VOGLIO CREDERE di no... stà di fatto che c'era... e la cosa fa ben sperare... perchè se un giornalista riesce a far pubblicare in prima pagina un suo pezzo, dove si tratta di argomenti "difficili" di solito relegati alle pagine interne, forse, qualche coscienza s'è mossa...

 

irayo ma Eywa...

 

Un grazie particolare a Ferdinado Camon, autore dello scritto, che ha autorizzato la presente pubblicazione.

 

qui di seguito riporto l'articolo integrale:

 

 

La lezione della natura e un'umanità al bivio

 

Martedì 15 Marzo 2011 PRIMAPAGINA, pagina 1

___________________________________________

 

La notizia temutissima è arrivata: le barre di uranio all'interno della centrale nucleare giapponese di Fukushima avrebbero cominciato a fondersi.

Fondendosi, diventano fango bollente e se nel contenitore in cemento armato si aprono delle crepe, da lì può partire la contaminazione del mondo.

 

Così il Giappone, prima nazione ad avere patito la catastrofe nucleare in tempo di guerra, sarebbe una delle prime nazioni a patire anche una catastrofe nucleare in tempo di pace.

 

Tutto il mondo trattiene il fiato. Il Giappone comunica che la soglia delle radiazioni è a un certo grado, la Francia sospetta che sia ben al di sopra.

 

Sarebbe, com'è logico che sia, la guerra delle cifre, per nascondere o non svelare o svelare solo in parte un evento che, a prescindere dalle cifre, scatena comunque paure ataviche in tutta l'umanità. Perché la novità di questo terremoto più maremoto più esplosione nucleare è questa: è stata seguita in diretta da tutte le parti del mondo.

 

Abbiamo visto e rivisto, con gli occhi incantati e spaventati dal terrore che si prova di fronte allo scatenarsi delle forze sovrumane, il terremoto nelle case e nei palazzi e nelle piazze, edifici barcollare come alberi al vento, treni torcersi come serpenti, strade spaccarsi, abbiamo visto infinite volte l'oceano alzarsi (un inviato dal posto dice di dieci metri, un altro di venti) e prendere la rincorsa, e abbattersi su navi spiagge città treni parcheggi edifici e ingoiare tutto, poi quando la marea si ritirava al posto del paesaggio sommerso c'era un paesaggio diverso, come se il maremoto fosse uno spostamento della terra.

 

Abbiamo visto realizzarsi cose che pensavamo impossibili.

 

Uscendo da questa visione, non siamo più gli uomini di prima. Siamo vinti e umiliati. La Natura è strapotente, l'umanità è impotente.

 

Su questa sventura che ha inchiodato l'umanità, in tutte le parti del mondo, davanti ai monitor, su questa sventura per la quale cercavamo la parola giusta senza trovarla, cataclisma, catastrofe, la fusione delle barre di uranio dentro la centrale nucleare arriva come un colpo di grazia: significa che possono spandersi sul mondo le sostanze venefiche che escono da una esplosione nucleare.

 

Qui dobbiamo ripensare da capo il nostro progresso, le macchine con cui produciamo energia, il nostro rapporto con la Terra e con la Natura. E la nostra idea di ricerca, che dovrebbe coinvolgere tutti e tenere tutti allo stesso passo. Non dovrebbe succedere, come ieri, che il Giappone brancoli nel panico e chieda lumi all'America.

 

Dovremmo avanzare insieme e difenderci insieme. Non siamo Stati. Siamo umanità.

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Verissimo qual che è scritto nell'articolo,la magnifica natura quando vuole..sa essere spietata.

Chi di noi nonostante la distruzione unita allo sconforto nel vedere quelle immagini apocalittiche,non ha provato una sensazione di meraviglia davanti a forze che persistono da molto prima della venuta dell'uomo?

Apparte questo,piena solidarietà al popolo giapponese che a me è sempre stato simpatico e mi dispiace profondamente dell'accaduto.

Io direi di accettare nostro malgrado questo,poiché anche se la maggior parte non ne è consapevole,anche noi siamo parte di questa Natura..del resto le case crollate,le pericolose centrali tutto ciò che è costruito per poi venire distrutto o danneggiato è opera nostra..il pianeta Terra non ci vuole male..siamo noi che dovremmo cominciare a ragionare con tale mente.

Le città e le case servono ovvio,ma se si può trovare una strada per non rendere ancor più vero il detto .."chi vuole il suo mal pianga sé stesso"..(vedi rischio nucleare causa centrali di vecchia generazione) credo sia meglio iniziare ad intraprenderla ;-)

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bell'articolo, complimenti all'autore...

si sa che molta gente se ne frega di quello che succede nel mondo, persone a cui basta avere una casa, un orticello e un lavoretto. Punto.

quello che succede nel resto del mondo non li riguarda, è solo un argomento in più da "spettegolare".

Ne conosco di gente così, e purtroppo ce n'è molta... ma non bisogna mai perdere la speranza, nella mia breve vita ho assistito al cambiamento di varie persone, in positivo. Le persone si stanno sveglianodo pian piano e stanno acquistando una nuova consapevolezza.

 

Chissà se un giorno le cose saranno davvero come spera l'autore dell'articolo, sta solo a ognuno di noi muovere il primo passo... le persone giuste ci seguiranno.

 

Grazie molte di questo articolo, tsmukan

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Tutto questo mi provoca molto dolore sia per l'evento catastrofico in sé sia perché quel che accade è colpa nostra, di tutto il genere umano. Altro che umiliati, noi siamo i mandanti di tutto ciò, più o meno coinvolti...non c'è umiliazione per noi perché non c'è nemmeno l'orgoglio di vivere su questo bel pianeta, non c'è umiltà... io personalmente non mi sento umiliata, quanto piuttosto mi sembra di vivere in un'atmosfera di omertà diffusa... tutti lì a guardare mentre l'eccidio si compie sotto i nostri occhi.
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E' veramente un privilegio pubblicare un articolo simile nella prima pagina di un quotidiano. 😊

E' il segno che, di fronte a questi avvenimenti catastrofici del Giappone, dovuti in parte per normale evoluzione geologica del pianeta, ed in parte per opera dell'uomo stesso, qualcuno sta cominciando ad aprire gli occhi ed a pesare veramente le conseguenze di queste catastrofi.

Questi avvenimenti hanno lasciato il segno in molte persone, e spero solamente che, una volta terminato lo stato di emergenza (spero al più presto), questa presa di coscienza resti ancora accesa in tutte quelle persone che si stanno preoccupando ora per quello che sta succedendo al nostro pianeta.

Soltanto così possiamo sperare di migliorarlo. 😊

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