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Le galline


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8 utenti hanno votato

  1. 1. conoscevi già queste informazioni?

    • si, ne ero già al corrente
    • ne avevo sentito parlare, ma non mi è mai importato gran chè
      0
    • no, non ne sapevo nulla
  2. 2. prima di leggere questo articolo compravi uova biologiche per la spesa?

    • no, mai
    • si, sempre
    • no perchè costano di più
      0
    • a volte..


Messaggi raccomandati

le galline... ribattezzati animali stupidi, all'apparenza "insignificanti", sono CREATURE VIVENTI della nostra TERRA, e per sfamarci vivono un'esistenza moltissime volte inumana...

noi possiamo aiutare queste fragili creature, per quanto possibile, ad avere una piccola vita felice...

fratelli, ho letto u articolo che può tornarvi molto utile per le prossime volte che andrete al supermercato...

LE UOVA NON SONO TUTTE UGUALI - la tua scelta può aiutare a porre fine alla sofferenza delle galline

>>> UNA PRIGIONE CHIAMATA BATTERIA:

 

in Italia l'80% delle galline ovaiole vive in gabbie di batteria.

Milioni di animali reclusi in spazio più piccoli di un foglio A4, gabbie impilate in file fino a 6 piani con ventilazione e luce forzata 24h per aumentare la produzione.

Cosa vuol dire per le galline? -->

--> le gabbie di batteria impedisce alle galline di esprimere il loro COMPORTAMENTO NATURALE. le galline non possono:

- aprire le ali

- razzolare in cerca di cibo

- fare bagni di terra

- appollaiarsi

- deporre le uova in un nido

non poco, vero?

 

>>> I DANNI ALLA LORO SALUTE sono ancora più gravi:

 

osteoporosi e frattura delle ossa, arti deformati, unghie cresciute a tal punto da girarsi intorno alle gabbie.

...E I DANNI PSICOLOGICI: in queste condizioni le galline IMPAZZISCONO (e ci credo!) , diventano aggressive e persino cannibali tanto che è necessario mozzare loro il becco.

>>> E PER LA NOSTRA SALUTE?

 

Alcuni studi* (*British Journal of Nutrition, Pennsylvania State University, Mother Heart News)

hanno dimostrato che le uova da allevamento biologico o all'aperto SONO PIù RICCHE DI:

- omega 3

- vitamina A, E, D, B12

- beta carotene

- acido folico

e contengono meno colesterolo di quelle da galline in

gabbia

>>> COME RICONOSCERE LE UOVA IN BASE AL METODO DI ALLEVAMENTO

 

Secondo la legge, ogni confezione di uova deve riportare, in modo chiaro e leggibile una delle quattro diciture:

1. biologiche

2. da allevamento all'aperto

3. da allevamento a terra

4. da allevamento in gabbia

 

http://img594.imageshack.us/img594/9072/immagine2galline1269x20.jpg

 

inoltre ogni uovo deve riportare impresso il codice che specifica il metodo di allevamento. GUARDA il primo numero del codice sull'uovo

http://img815.imageshack.us/img815/5905/etichettauova.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

0 = biologico

1 = all'aperto

2 = a terra

3= in gabbia

UOVA BIOLOGICHE:

 

accesso quotidiano all'esterno, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, un massimo di 12 galline per metro quadrato al coperto, mangime biologico.

UOVA DA ALLEVAMENTO ALL'APERTO:

 

Accesso quotidiano all'aperto, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, un massimo di dodici galline per metro quadrato al coperto.

UOVA DA ALLEVAMENTO A TERRA:

 

allevamento a terra senza gabbie, ma in capannoni chiusi senza accesso all'esterno, un massimo di dodici galline per metro quadrato, nidi, trespoli, lettiere.

UOVA DA ALLEVAMENTO IN GABBIA (batteria):

 

allevamento intensivo in batteria, quattro o cinque galline per gabbia, spazio inferiore ad un foglio di carta A4, assenza di nidi, trespoli e lettiere, impossibilità di esprimere comportamenti naturali, luce artificiale forzata e taglio del becco per evitare il cannibalismo.

 

LA TUA SCELTA PUò FARE LA DIFFERENZA! insieme possiamo porre fine alla sofferenza di 40 milioni di galline. come?

 

SCEGLI DI NON ACQUISTARE UOVA DI GALLINE ALLEVATE IN GABBIA.

quando fai la spesa fai attenzione, non farti ingannare da diciture come "fresche di fattoria" o da immagini di prati e galline in libertà sulle confezioni

cerca sempre l'informazione esatta sul metodo di allevamento.

 

font: LAV-lega.anti.vivisezione

 

 

NON SPRECHIAMO IL GUSCIO:

 

Il guscio dell'uovo è ricco di calcio, un nutriente importante per le piante in casa o in giardino.

Bisogna lavarlo e sbriciolarlo, prima di destinarlo a nuova vita. Si può mettere:

-in fondo ai vasi al posto dei argilla espansa o sassolini

-nell'orto, attorno alle piante giovani di peperoni, pomodori, broccoli e verze, per allontanare le lumache e i bruchi.

Messo nel terreno nutre la pianta di pomodoro, ghiotto di calcio.

Se bollite le uova, usate l'acqua di cottura quando è ancora calda o tiepida per lavare le pentole. Lasciandola raffreddare potete usarla per annaffiare le piante.

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Ottimo articolo Ikranä! 😊

Ero a conoscenza di alcune delle condizioni di vita delle galline allevate in batteria, e già da tempo teniamo d'occhio il codice presente su ogni uovo per capire se sono allevate a terra e scegliere solo quelle.

Ottima anche la distinzione fra i vari allevamenti a terra (biologici e non). Di questo non ne ero a conoscenza.

E non sapevo neanche che i gusci si potevano riutilizzare, quindi.....

Grazie per queste preziose informazioni! 😊

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Grazie Ikrana, sapevo già dei numeretti e delle relative qualità di allevamento..il modo in cui vivono le galline con il numero 3 è assolutamente inumano...il problema è che si trovano SOLO quelle!! io le ho cercate disperatamente, anche i miei genitori e niente! almeno dalle mie parti non vengono commercializzate..il che è strano..stando a Roma 🤬

comunque articolo interessante e utile! non sapevo del guscio dell'uovo..

 

 

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Articolo illuminante: personalmente non credo nel biologico (adesso come adesso la considero una forma di marketing ...) ma credo nel fatto che i prodotti dell'animale tenuto sì in cattività ma in condizioni accettabili producano, nel caso delle galline, uova migliori. Non sapevo del codice che ora terrò presente 😊.

Solo un invito: l'articolo riguarda solo le uova ma in realtà quasi ogni cosa che mangiamo hanno avuto più di modo per essere prodotto: più informazioni possiamo pubblicare più possiamo fare una scelta e condizionare a sua volta anche il mercato ed il sistema di produzione.

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Se per te è troppo un problema, non ti preoccupare, fai come ritieni più giusto... se hai una nonna o un parente che abita in campagna, una bella soluzione sarebbe farsi dare qualche uovo di gallina 100% bio :D

 

 

...Solo un invito: l'articolo riguarda solo le uova ma in realtà quasi ogni cosa che mangiamo hanno avuto più di modo per essere prodotto: più informazioni possiamo pubblicare più possiamo fare una scelta e condizionare a sua volta anche il mercato ed il sistema di produzione.

Certo, prenderò sicuramente in considerazione questo, e cercherò di mettere altri articoli se il tempo che ho me lo permetterà :)

 

Altrimenti se qualcuno ha voglia può metterne qualcuno

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Ciao

io ero gia' a conoscenza dei metodi di allevamento e acquisto spesso uova biologiche (al mercato rionale della mia zona) altrimenti al supermercato sicuramente quelle derivanti da allevamento a terra.

 

Non sapevo invece del possibile riutilizzo dei gusci: interessante.

 

Grazie delle informazioni : il passaparola e lo scambio di informazioni sono senz'altro metodi per cercare di fare qualcosa in prima persona

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Ciao

io ero gia' a conoscenza dei metodi di allevamento e acquisto spesso uova biologiche (al mercato rionale della mia zona) altrimenti al supermercato sicuramente quelle derivanti da allevamento a terra.

 

Non sapevo invece del possibile riutilizzo dei gusci: interessante.

 

Grazie delle informazioni : il passaparola e lo scambio di informazioni sono senz'altro metodi per cercare di fare qualcosa in prima persona

mi fa piacere che ti sia tornato utile questo articolo, hai ragione, in questi casi il passaparole è molto importante ^^

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  • 2 settimane dopo...

Purtroppo chi lavora nell'industria alimentare, dimentica che si tratta di animali e non di oggetti.... rispettarli sarebbe un gesto veramente facile, ma purtroppo sono persone diventate insensibili a queste cose. A volte non tolgono nemmeno i corpi.... è il lato animale dell'uomo questo, penso... sono animali indifesi e fanno sfruttati. Che roba.... :( ma d'altra parte non si può nemmeno sapere come vengono trattate le galline delle uova biologiche... se hanno ricevuto i vaccini e se sono ben nutrite.

 

Sarebbe meglio comprarle solo da persone di fiducia, che si conoscono già....

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Purtroppo chi lavora nell'industria alimentare, dimentica che si tratta di animali e non di oggetti.... rispettarli sarebbe un gesto veramente facile, ma purtroppo sono persone diventate insensibili a queste cose. A volte non tolgono nemmeno i corpi.... è il lato animale dell'uomo questo, penso... sono animali indifesi e fanno sfruttati. Che roba.... :( ma d'altra parte non si può nemmeno sapere come vengono trattate le galline delle uova biologiche... se hanno ricevuto i vaccini e se sono ben nutrite.

 

Sarebbe meglio comprarle solo da persone di fiducia, che si conoscono già....

hai ragione, infatti ho la fortuna che ogni tanto mia nonna mi regala qualche uovo delle galline sue.. ma sfortunatamente per la maggiorparte della gente non è così :(

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hai ragione, infatti ho la fortuna che ogni tanto mia nonna mi regala qualche uovo delle galline sue.. ma sfortunatamente per la maggiorparte della gente non è così :(

 

Buon giorno,

 

non sono pienamente d'accordo sulla genuinità delle uova (o altri prodotti avicoli) presi da contadini o simili... per il semplice fatto che quest'ultimi, rispetto all'industria o anche al piccolo produttore (cioè con una azienda un pò più grande del "coltivatore diretto"), non sono soggetti a tutti i controlli (ASL, NAS, ecc.) obbligatori per la produzione di prodotti alimentari.

Sono comunque convinto che forse una minore burocrazia e maggiore attenzione a certi comportamenti da parte degli organi competenti si potrebbero prevenire casi di sfruttamento intenso come quelli descritti da questo topic.

Sia ben chiaro: non voglio colpevolizzare la nonna o il contadino vicino di casa che mi regala o vende le uova ma spesso anche quest'ultimo può essere vittima di disagi o malesseri dovuti appunto alla mancata applicazione (per esempio) di alcune norme igieniche (inteso come vaccini, ecc.)

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Buon giorno,

 

non sono pienamente d'accordo sulla genuinità delle uova (o altri prodotti avicoli) presi da contadini o simili... per il semplice fatto che quest'ultimi, rispetto all'industria o anche al piccolo produttore (cioè con una azienda un pò più grande del "coltivatore diretto"), non sono soggetti a tutti i controlli (ASL, NAS, ecc.) obbligatori per la produzione di prodotti alimentari.

Sono comunque convinto che forse una minore burocrazia e maggiore attenzione a certi comportamenti da parte degli organi competenti si potrebbero prevenire casi di sfruttamento intenso come quelli descritti da questo topic.

Sia ben chiaro: non voglio colpevolizzare la nonna o il contadino vicino di casa che mi regala o vende le uova ma spesso anche quest'ultimo può essere vittima di disagi o malesseri dovuti appunto alla mancata applicazione (per esempio) di alcune norme igieniche (inteso come vaccini, ecc.)

non posso darti torto, il controllo è molto importante.. tuttavia ritengo che se il contadino tiene le sue galline controllate (infondo sono suoi animali e si accorge sibito sw c'è qualcosa che non va) non ci sia nulla di particolarmente rischioso... e poi fino a 50 anni fa era la norma e non mi risulta abbia procurato problemi ^^

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non posso darti torto, il controllo è molto importante.. tuttavia ritengo che se il contadino tiene le sue galline controllate (infondo sono suoi animali e si accorge sibito sw c'è qualcosa che non va) non ci sia nulla di particolarmente rischioso... e poi fino a 50 anni fa era la norma e non mi risulta abbia procurato problemi ^^

 

Buon giorno,

sono d'accordo sul fatto che il contadino sia il primo ad accorgersi se c'è qualcosa che non va (in fondo, rispetto all'industria, il contadino dovrebbe avere anche la "passione" per quello che fa... un non so che che lo porta a fare qualcosa perchè lo sente e non solo per vivere (ma forse questo è un'altro discorso)...) ma se ricordo bene giusto 50 anni fa iniziarono a mettere gli antibiotici nei mangimi che tutti utilizzavano (industrie, contadini e singoli (se vuoi allevare un pulcino sei un pò costretto ad acquistare il mangime al consorzio agrario ... altrimenti non cresce ...[anni fa ho provato ...]) quindi anche con tutta la buona volontà del contadino può non essere tutto bio ciò che lui produce anche se in buona fede...

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Buon giorno,

sono d'accordo sul fatto che il contadino sia il primo ad accorgersi se c'è qualcosa che non va (in fondo, rispetto all'industria, il contadino dovrebbe avere anche la "passione" per quello che fa... un non so che che lo porta a fare qualcosa perchè lo sente e non solo per vivere (ma forse questo è un'altro discorso)...) ma se ricordo bene giusto 50 anni fa iniziarono a mettere gli antibiotici nei mangimi che tutti utilizzavano (industrie, contadini e singoli (se vuoi allevare un pulcino sei un pò costretto ad acquistare il mangime al consorzio agrario ... altrimenti non cresce ...[anni fa ho provato ...]) quindi anche con tutta la buona volontà del contadino può non essere tutto bio ciò che lui produce anche se in buona fede...

si, molti contadini sono costretti a comprare mengimi già preparati... ciò non toglie che siano comunque più "sani" di quelli usati negli allevamenti industriali.

In quelli industriali, infatti, a differenza dei piccoli allevamenti, c'è bisogno di una quantità abnorme di mangimi, e quindi meno controllata o addirittura il "nutrimento" viene "compresso" in meno mangime, in modo da evitare il consumo di eccessivo spazio (mi spiego meglio: se a una gallina servono 3 kg di mangime a settimana, l'industria fa in modo di "comprimerlo" in 1 kg contenente antibiotici ecc che sostituiscono i restanti 2 kg)..

il risultato: è comunque più sano a mio parere quello dei piccoli allevamenti ^^

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si, molti contadini sono costretti a comprare mengimi già preparati... ciò non toglie che siano comunque più "sani" di quelli usati negli allevamenti industriali.

In quelli industriali, infatti, a differenza dei piccoli allevamenti, c'è bisogno di una quantità abnorme di mangimi, e quindi meno controllata o addirittura il "nutrimento" viene "compresso" in meno mangime, in modo da evitare il consumo di eccessivo spazio (mi spiego meglio: se a una gallina servono 3 kg di mangime a settimana, l'industria fa in modo di "comprimerlo" in 1 kg contenente antibiotici ecc che sostituiscono i restanti 2 kg)..

il risultato: è comunque più sano a mio parere quello dei piccoli allevamenti ^^

 

Sono d'accordo con te quando citi il piccolo allevamento: oltre ad essere più "sano" ha un impatto ambientale meno inquinante (se non nullo in certi casi) rispetto alla grande industria. A questo proposito mi fai pensare alle fabbriche del mare: grandi imbarcazioni che pescano enormi quantità di pesce e lo lavorano direttamente sulla nave: ho letto un articolo che questo tipo di industrie, oltre ad accapparrarsi tutti i finanziamenti governativi in sede di aiuti all'industria ittica e la distruzione delle piccole economie locali fondate sullo sfruttamento ittico, sono anche i maggiori responsabili nella distruzione della fauna ittica per troppo sfruttamento. Sempre in questo articolo veniva fatto un calcolo ed una valutazione sul fatto che la pesca gestita da piccole imbarcazioni oltre a soddisfare comunque la richiesta richiederebbero meno fondi in termini di aiuti governativi ed avrebbero un impatto ambientale quasi nullo considerato che non ci sarebbe "spreco di pesca".... ma come ben sai, chi ci governa (e non solo qui) ha una visione limitata delle conseguenze delle sue azioni nel futuro immediato (figuriamoci a quelle a medio/lungo periodo)...

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Sono d'accordo con te quando citi il piccolo allevamento: oltre ad essere più "sano" ha un impatto ambientale meno inquinante (se non nullo in certi casi) rispetto alla grande industria. A questo proposito mi fai pensare alle fabbriche del mare: grandi imbarcazioni che pescano enormi quantità di pesce e lo lavorano direttamente sulla nave: ho letto un articolo che questo tipo di industrie, oltre ad accapparrarsi tutti i finanziamenti governativi in sede di aiuti all'industria ittica e la distruzione delle piccole economie locali fondate sullo sfruttamento ittico, sono anche i maggiori responsabili nella distruzione della fauna ittica per troppo sfruttamento. Sempre in questo articolo veniva fatto un calcolo ed una valutazione sul fatto che la pesca gestita da piccole imbarcazioni oltre a soddisfare comunque la richiesta richiederebbero meno fondi in termini di aiuti governativi ed avrebbero un impatto ambientale quasi nullo considerato che non ci sarebbe "spreco di pesca".... ma come ben sai, chi ci governa (e non solo qui) ha una visione limitata delle conseguenze delle sue azioni nel futuro immediato (figuriamoci a quelle a medio/lungo periodo)...

è molto visibile quanto le grandi attività, a differenza delle piccole attività, siano dannose per l'ambiente... purtroppo siamo in tantissimi e le grandi produzioni oltre che a essere più comode e veloci per quanto riguarda la richiesta di prodotti sul mercato, possono soddisfare con più sicurezza la richiesta della popolazione...

La cosa che non va, è che siamo abituati a volere tutto e subito (e che le grandi industrie ci possono dare) mentre non sappiamo aspettare il ciclo della natura e adeguarci ai suoi tempi..i nostri ritmi sono troppo veloci (basti guardare i pomodori rosso sgargiante che trovi al supermercato a metà gennaio)...

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..i nostri ritmi sono troppo veloci (basti guardare i pomodori rosso sgargiante che trovi al supermercato a metà gennaio)...

 

Buona sera,

 

ma riesci a mangiarli a gennaio? li ho provati ma non li ho digeriti ... chissà forse un conservante che non ho tollerato ...

Però mi fai pensare: i ritmi veloci noi possiamo rallentare dandoci altre precedenze.

Faccio un esempio: non lavoro più lentamente di prima ma per andare al lavoro invece di alzarmi all'ultimo minuto, fare colazione di corsa e di prendere l'auto per poi correre mi alzo prima (attualmente alle 06:45 ed inizio alle 08:00), faccio 10 min di ginnastica, faccio colazione tranquillamente e vado a lavorare in bici (tempo permettendo). Penso che questo mio comportamento non abbassi di molto il PIL (consumo la stessa quantità di energia elettrica, mangio a colazione sempre gli stessi prodotti) ma consumo meno benzina (con il risultato che preservo la mia salute che a sua volta fa in modo che mi ammali di meno e quindi (in teoria) sono un risparmio per lo stato anche se non incassa l'accisa sulla benzina) e non inquino in quel momento e mi godo il paesaggio (qui abbiamo ancora tanti boschi... speriamo a lungo..)

... e soprattutto acquisto prodotti di stagione tenendo le "gole" per il periodo giusto. Penso che con pochi accorgimenti ma di tutti possiamo modificare le nostre velocità e vivere in un ambiente migliore.

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