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"I diritti della Natura"


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Finalmente sta arrivando.....a quasi settant'anni dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è giunto il momento di pensare di estendere le tutele anche a tutto ciò che rende possibile la vita degli uomini sulla Terra: LA NATURA

Un primo importante passo lungo questa strada è stato compiuto dall'Ecuador che nel 2008, con un referendum, ha votato l'inserimento nella Costituzione di 5 articoli per i diritti della Madre Terra.

 

Di questo caso, sconosciuto ai più, se ne parlerà a maggio quando verrà lanciata l'edizione italiana del libro di Cormac Cullinan, "I Diritti della Natura: WIld Law" (Piano B Ed), ma se ne era già parlato il 30 marzo al convegno i "I diritti della Natura" ideato dallo scrittore Davide Sapienza insieme a Mari Margil e Francesca Mancini.

 

Al convegno parteciperà anche Mari Margil, avvocato e ambientalista statunintense che ha assistito la battaglia giuridica degli ambientalisti ecuadoregni e spiegherà come ha aiutato lo stato latinoamericano ad introdurre nella Costituzione i "Diritti della Natura"

 

Racconta Mari Margil: "Nel 2011 in Ecuador ci sono state le prime cause intentate in base alla nuova norma costituzionale. In uno di questi casi, il fiume Vilcabamba si è potuto costituire parte civile per difendere la sua possibilità di prosperare dalla minaccia della cementificazione. Alla fine il fiume ha vinto la causa. Una vittoria storica, la prima riportata direttamente da un fiume in un'aula di tribunale. Le leggi di salvaguardia ambientale esistenti nel resto del mondo continuano a trattare la natura come una proprietà, priva di diritti propri. Così, se l'attività umana minaccia la capacità di un ecosistema di esistere e rimanere in salute, non c'è un diritto specifico da poter difendere. Queste leggi ambientali tradizionali, basate sul concetto di proprietà, legalizzano, tollerandola, una certa quantità di minaccia all'ambiente. Detto altrimenti accettano, regolamentandola, la possibilità che un ecosistema possa essere usato o sfruttato. Ora le cose cambiano, e la natura cessa di essere considerata una proprietà, diventando un portatore di diritti autonomi. Grazie a leggi scritte per dare la possibilità alla gente e alle comunità di far rispettare questi diritti per conto degli ecosistemi.

Naturalmente i tempi saranno lunghi, proprio come è accaduto per il riconoscimento dei diritti delle donne, dei bambini, dei lavoratori. Sono necessari cambiamenti radicali non solo nelle leggi, ma anche nella cultura. In giro per il mondo c'è però una crescente consapevolezza, sia tra la gente che tra i governanti, del fallimento delle leggi tradizionali a tutela dell'ambiente. Una consapevolezza della necessità di cambiare il nostro rapporto con la natura che cresce di pari passo con il degrado del Pianeta".

Fonte: Repubblica

 

 

 

 

Le implicazioni di queste leggi sono rivoluzionarie😃......quando cominceremo anche in Italia? Ne abbiamo un bisogno estremo...... vedi cementificazione selvaggia, discariche, scarichi industriali, bracconieri ecc...ecc 🤬

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  • 2 settimane dopo...

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