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Spiritualità Na'vi


Tsamsiyu
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Cari fratelli e sorelle si è parlato a lungo dei Na'vi, della loro cultura, della loro lingua di tutto insomma! Ma facendomi un giro fra i vari topic nessuno aveva ancora approfondito un'aspetto che invece a me ha colpito tantissimo e di cui vorrei parlare:

 

La spiritualità dei Na'vi:

 

Al giorno d'oggi esistono migliaglia di religioni e dottrine eppure ci si interroga ancora su cosa ci sia dopo la morte...

 

Io sono ateo e spesso non è facile pensare che un giorno finisca tutto e basta!

 

Bè ancora una volta Avatar mi ha dato speranza e forza!!!!

 

I Na'vi credono che oltre al loro corpo siano composti di un'energia spirituale! Questa energia come Neytiri insegna è solo in prestito ed un giorno dovrà essere restituita...

 

Una teoria che mi ha dato una grande speranza... magari non è come la pensano i Na'vi ma a mio parere sarebbe bello sapere che dopo la morte non si finisce ma si muta soltanto per andare a far parte di un qualcosa di più grande...

 

Questo è il mio pensiero voi come la pensate?

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Io sono Cristiano perchè mi hanno battezzato da piccino. Non ho mai praticato molto, non sono di famiglia ultra religiosa. E più cresco, divento sempre meno credente...

 

Mi piacerebbe pensare che la mia energia venga sfruttata per migliorare il pianeta... o per aiutarlo.

 

Ma realisticamente parlando, la filosofia Buddhista mi affascina... :)

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Cari fratelli e sorelle si è parlato a lungo dei Na'vi, della loro cultura, della loro lingua di tutto insomma! Ma facendomi un giro fra i vari topic nessuno aveva ancora approfondito un'aspetto che invece a me ha colpito tantissimo e di cui vorrei parlare:

 

La spiritualità dei Na'vi:

 

Al giorno d'oggi esistono migliaglia di religioni e dottrine eppure ci si interroga ancora su cosa ci sia dopo la morte...

 

Io sono ateo e spesso non è facile pensare che un giorno finisca tutto e basta!

 

Bè ancora una volta Avatar mi ha dato speranza e forza!!!!

 

I Na'vi credono che oltre al loro corpo siano composti di un'energia spirituale! Questa energia come Neytiri insegna è solo in prestito ed un giorno dovrà essere restituita...

 

Una teoria che mi ha dato una grande speranza... magari non è come la pensano i Na'vi ma a mio parere sarebbe bello sapere che dopo la morte non si finisce ma si muta soltanto per andare a far parte di un qualcosa di più grande...

 

Questo è il mio pensiero voi come la pensate?

 

Premetto che sono di parte, sono cattolico.

Questa spiritualità è un po' la base di tutte le religioni che prevedono una vita (senza reincarnazione immediata) dopo la morte.

Ora non so come funziona bene la morte in avatar (nel film si vede solo la morte di Grace).

Ma da quella si potrebbero trovare delle somiglianze con il cristianesimo (e con altre), spero di non essere blasfemo (è un analisi intuitiva ovviamente, è difficile paragonare queste cose).

Parlando dell'energia in prestito è come dire: "hai un tempo per disporre dell' energia che ti viene concessa"(gratuitamente);

stessa cosa nel cristianesimo: hai un tempo per disporre della tua vita(che ti è concessa gratuitamente).

Da quello che si evince in avatar una volta morto non ridai l'energia e basta, ma succede qualcosa di più importante:la tua persona entra a far parte di qualcosa di "più grande": Eywa.

Per lo meno con Grace è avvenuto così:"Sono con lei, Jake, esiste", e nella scena dell'albero delle voci: jake sente gli antenati;

la stessa cosa avviene più o meno(lasciando perdere la storia dell'energia) nel cristianesimo (ovviamente gli umani sono meno evoluti e non possono collegarsi ai loro dio/dei, in maniera così strepitosa).

Infine quando Jake prega Eywa di intervenire gli viene detto che Eywa non prende le parti di nessuno, ma protegge l'equilibrio della vita. E' più o meno il discorso che si fa quando si afferma: "se c'è Dio perchè non punisce i cattivi?" (vedi parabola della zizzania: "Lavoratori:vuoi che strappiamo la zizzania? Padrone:"No perchè con essa rischiereste di strappare il buon seme",)oppure: "perchè se sono buono mi succede questo?".

 

Ovviamente come già detto sono similitudini un po'tirate.

 

Ho fatto il paragone con il cristianesimo perchè è quella che conosco di più, ma penso che ci siano altre religioni (che affermano il vivere dopo la morte) paragonabili alla spritualità dei na'vi.

Se ho errato in qualcosa correggetemi!

 

Kaltxì!

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Io sono Cristiano perchè mi hanno battezzato da piccino. Non ho mai praticato molto, non sono di famiglia ultra religiosa. E più cresco, divento sempre meno credente...

 

Mi piacerebbe pensare che la mia energia venga sfruttata per migliorare il pianeta... o per aiutarlo.

 

Ma realisticamente parlando, la filosofia Buddhista mi affascina... :)

 

Affascina moltissimo anche me...

 

Infatti anche per i buddisti siamo fatti di un'energia che si rincarna da un corpo ad un altro per perseguire un fine più alto a noi sconosciuto...

 

Poi amo il loro rispetto per la natura e qualsiasi forma di vita, per non parlare del loro stile di vita, che ricerca la perfezione in ogni gesto...

 

Forse sono quelli che sul nostro pianeta più si avvicinano alla cultura Na'vi! Naturalmente sotto questo specifico punto di vista, ossia la spiritualità!

 

Una piccola osservazione... uso la parola spiritualità e non religione per un motivo ben preciso.

 

La religione è ormai diventata a mio parere un qualcosa di falso, qualcosa che viene usato per controllare le masse ed acquisire potere ormai si è perso il valore di credere in qualcosa!

 

Invece la spiritualità è qualcosa di privato.... che ogniuno si porta dentro di se!

 

Un grandissimo sentimento che non muta a secondo se sia indirizzato a dio buddha o chi per lui ma che resti puro, custodito dentro ognuno di noi...

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Che stafalcione...

 

Se mi vedesse la mia prof del classico mi ucciderebbe sul momento :D

 

Scusate ma scrivo sempre di fretta e spesso finisco per fare errori grammaticali enormi^^

 

Per fortuna te ne sei accorto e ho corretto :D :D

 

Irayo ma tsmukan

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Premetto che sono di parte, sono cattolico.

Questa spiritualità è un po' la base di tutte le religioni che prevedono una vita (senza reincarnazione immediata) dopo la morte.

Ora non so come funziona bene la morte in avatar (nel film si vede solo la morte di Grace).

Ma da quella si potrebbero trovare delle somiglianze con il cristianesimo (e con altre), spero di non essere blasfemo (è un analisi intuitiva ovviamente, è difficile paragonare queste cose).

Parlando dell'energia in prestito è come dire: "hai un tempo per disporre dell' energia che ti viene concessa"(gratuitamente);

stessa cosa nel cristianesimo: hai un tempo per disporre della tua vita(che ti è concessa gratuitamente).

Da quello che si evince in avatar una volta morto non ridai l'energia e basta, ma succede qualcosa di più importante:la tua persona entra a far parte di qualcosa di "più grande": Eywa.

Per lo meno con Grace è avvenuto così:"Sono con lei, Jake, esiste", e nella scena dell'albero delle voci: jake sente gli antenati;

la stessa cosa avviene più o meno(lasciando perdere la storia dell'energia) nel cristianesimo (ovviamente gli umani sono meno evoluti e non possono collegarsi ai loro dio/dei, in maniera così strepitosa).

Infine quando Jake prega Eywa di intervenire gli viene detto che Eywa non prende le parti di nessuno, ma protegge l'equilibrio della vita. E' più o meno il discorso che si fa quando si afferma: "se c'è Dio perchè non punisce i cattivi?" (vedi parabola della zizzania: "Lavoratori:vuoi che strappiamo la zizzania? Padrone:"No perchè con essa rischiereste di strappare il buon seme",)oppure: "perchè se sono buono mi succede questo?".

 

Ovviamente come già detto sono similitudini un po'tirate.

 

Ho fatto il paragone con il cristianesimo perchè è quella che conosco di più, ma penso che ci siano altre religioni (che affermano il vivere dopo la morte) paragonabili alla spritualità dei na'vi.

Se ho errato in qualcosa correggetemi!

 

Kaltxì!

 

 

io però la vedo un po' diversamente...

in effetti in avatar l'unico che fa riferimento ad Eywa come una "divinità" e Norman... e in una sola battuta...

 

La prerogativa di un Dio ( in qualunque religione ) è che... non è dimostrabile la sua esistenza se non con un atto di fede assoluta...

Eywa, invece, non è una divinità... è il pianeta stesso su cui vivono... e quando grace muore, ne è FISICAMETE collegata... pertanto da li si deduce che Eywa è qualche cosa di tangibile...

 

ma questa - ovviamente - è solo la mia idea.

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Ciauz carisssimi!!!Molto bello il messaggio di Pandora..la questione energetica è affascinante..personalmente credo ke se questo scambio avvenisse più frequentemente con ogni forma di vita..l'evoluzione personale e del Pianeta su cui viviamo non sarebbe a rischio...ma bando alle ciance e ai pensieri poco edificanti!!!se ci mettiam di buzzo buono ce le faremo sikuramente!!!Anzi siamo già sulla buona strada!!!

p.s. Son di tutte le religioni ma strizzo 1 occhio al Buddismo mahayana e all'Antica Religione!!! :P ;)

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io però la vedo un po' diversamente...

in effetti in avatar l'unico che fa riferimento ad Eywa come una "divinità" e Norman... e in una sola battuta...

 

La prerogativa di un Dio ( in qualunque religione ) è che... non è dimostrabile la sua esistenza se non con un atto di fede assoluta...

Eywa, invece, non è una divinità... è il pianeta stesso su cui vivono... e quando grace muore, ne è FISICAMETE collegata... pertanto da li si deduce che Eywa è qualche cosa di tangibile...

 

ma questa - ovviamente - è solo la mia idea.

E' vero infatti dicevo che era un po' tirata, ma anche il Dio cristiano non è identificabile solo in senso di entità, come "fantasmino", (semplificazione che alcuni fanno) ma Dio è in tutto. Resta il fatto che è tirata moolto tirata :D

 

E'pur vero che una divinità è un qualcosa che ha poteri soprannaturali, come spostare l'animo (concedetemelo) da un corpo ad un'altro. Da qui si evince che Eywa ragiona, allora faccio fatica ad associarlo solo al ciclo della vita o ad un pianeta. Così mi viene spontanea una domanda:

Eywa è una divinità o no?

 

__________________________

 

La religione è ormai diventata a mio parere un qualcosa di falso, qualcosa che viene usato per controllare le masse ed acquisire potere ormai si è perso il valore di credere in qualcosa!

Acuta osservazione, sulla diatriba religione e spiritualità si potrebbe parlare delle ore.

Io, forse faccio un errore, ma associo a spiritualità la religione perché se uno è religioso la sua spiritualità è in linea con la religione.

Mi spiego meglio: se uno è religioso e la sua spiritualità non combacia più, o non è più religioso o fa solo finta di esserlo (quindi può essere controllato, perchè come se non ragionasse) oppure c'è qualcosa che non va nella religione (per esempio mi vuole controllare).

Io non penso che al giorno d'oggi la religione possa controllare qualcuno(oltre a strani casi), in passato (recente e non) ci è riuscita: vedi le guerre sante e problemi italiani dal 1920-1960 (notare che ci sono stai degli oppositori es: Ibelin e Primo Mazzolari) non vorrei aver divagato troppo o esser stato troppo pesante :blink: .

Se una religione cercasse di controllarmi io ne rifuggerei, perchè distruggrebbe l'individuo...

Se posso dire una mia idea la religione è cominciata "senza controlo delle masse" ha avuto un periodo di "totale controllo" (attorno al 1000 dc) e poi recentemete questo controllo è andato a sparire.

Però questa "cronologia del controllo delle masse" è sia corretta che inesatta perchè bisogna sempre considerare il periodo storico in cui accadono gli avvenimenti.

 

Comunque l'idea della spiritualità dei na'vi mi ha colpito è come dire intrigante...

 

Cosa ne dite?

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E' vero infatti dicevo che era un po' tirata, ma anche il Dio cristiano non è identificabile solo in senso di entità, come "fantasmino", (semplificazione che alcuni fanno) ma Dio è in tutto. Resta il fatto che è tirata moolto tirata :D

Scusa ma ti devo correggere. Il cristianesimo non è panteistico, mentre tu stai dicendo questo. Poi il modo in cui viene rappresentato dalle 3 differenti varianti (ortodosso, protestante nelle sue millemila varianti, cattolico) è accomunato dal fatto della sua onnipresenza, non del fatto che sia tutto. I cattolici poi (non so se lo abbiano fatto anche le altre varianti) hanno rinnegato frasi del vangelo che rimandassero ad un panteismo.

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Scusa ma ti devo correggere. Il cristianesimo non è panteistico, mentre tu stai dicendo questo. Poi il modo in cui viene rappresentato dalle 3 differenti varianti (ortodosso, protestante nelle sue millemila varianti, cattolico) è accomunato dal fatto della sua onnipresenza, non del fatto che sia tutto. I cattolici poi (non so se lo abbiano fatto anche le altre varianti) hanno rinnegato frasi del vangelo che rimandassero ad un panteismo.

Si scusa, ho scritto una bestialità, mi sono lasciato prendere la mano.

Mi rammarico di ciò.

Sono partito da "Io Sono colui che sono" quindi non impacchettabile solo nelle "dimensioni umane"(intendo spazio e tempo), poi guardando un po' l'antico testamento ("e Dio era in quella brezza sottile" o qualcosa di simile) e nel nuovo e nei testi dei santi(ora non mi ricodo bene la frasi ma il concetto era che Gesù è nel prossimo, il volto di Gesù è quello del prossimo), ovviamente questo non è da intendere in maniera letterale.

Le mie sinapsi hanno fatto corto circuito in maniera definitiva. Cercasi nuovo cervello :D

 

Benissimo, ecco casa non mi tornava in tutto avvevo lasciato nel cassetto l'aspetto panteistio, ora tutto le cose si fanno più chiare.

E questo distrugge tutte le similitudini fatte prima.

 

Cavolo, molte volte mi stupisco della mia cecità.

 

Irayo, ma tsukan!

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A me piace pensare che Dio sia in tutto, all'incirca come per i Na'Vi (rimandando al discorso fatto da Skxwang). Io diciamo che credo e non credo a Dio. Sono dell'idea comunque che se non dubiti mai, ma credi ciecamente e senza avere nessuna prova, in realtà non credi (e solo una mia idea, magari sbaglio e mi scuso se offendo qualcuno).

Tolto questo, mi affascina molto come la pensano i Na'Vi (e la Chiesa ha ovviamente obbiettato per via della loro credenza panteistica...). Condividerei sapendo che fosse vero, diciamo che mi piacerebbe magari che fosse così :P

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Acuta osservazione, sulla diatriba religione e spiritualità si potrebbe parlare delle ore.

Io, forse faccio un errore, ma associo a spiritualità la religione perché se uno è religioso la sua spiritualità è in linea con la religione.

Mi spiego meglio: se uno è religioso e la sua spiritualità non combacia più, o non è più religioso o fa solo finta di esserlo (quindi può essere controllato, perchè come se non ragionasse) oppure c'è qualcosa che non va nella religione (per esempio mi vuole controllare).

Io non penso che al giorno d'oggi la religione possa controllare qualcuno(oltre a strani casi), in passato (recente e non) ci è riuscita: vedi le guerre sante e problemi italiani dal 1920-1960 (notare che ci sono stai degli oppositori es: Ibelin e Primo Mazzolari) non vorrei aver divagato troppo o esser stato troppo pesante :blink: .

Se una religione cercasse di controllarmi io ne rifuggerei, perchè distruggrebbe l'individuo...

Se posso dire una mia idea la religione è cominciata "senza controlo delle masse" ha avuto un periodo di "totale controllo" (attorno al 1000 dc) e poi recentemete questo controllo è andato a sparire.

Però questa "cronologia del controllo delle masse" è sia corretta che inesatta perchè bisogna sempre considerare il periodo storico in cui accadono gli avvenimenti.

 

Comunque l'idea della spiritualità dei na'vi mi ha colpito è come dire intrigante...

 

Cosa ne dite?

 

Sono daccordo con te quando mi dici che la religione nasce non come controllo delle masse e sempre come dici te è bello poter accostare la propria spiritualità ad una religione.

 

Però nel tempo il vero spirito della religione a mio parere si è andato perdendo e più andiamo avanti più lo perdiamo...

 

Probabilmente non siamo più soggiogati dalla chiesa come nel medioevo e al tempo della santa inquisizione, ma ti assicuro che ancora oggi la chiesa sfrutta la sua potenza e diffusione per interessi personali e in questo modo profana a mio parere le persone come te... le quali possiedono una spiritualità e vorrebbero solamente affiancarla ad una religione svincolata dalla politica!!!

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Io posso pregare anche in casa mia senza recarmi in qualche chiesa o monastero. Io posso aiutare il prossimo senza fare elemosina nel cesto parrocchiale ma regalando un panino a un barbone sulla strada.

 

Gesù era uno straccione, cosi ha vissuto e cosi è morto. Non come la chiesa degli ultimi secoli. Se davvero crediamo in un Dio o un qualsiasi Essere, il nostro sentimento gli arriva comunque. Il voler bene non è tangibile... lo si deve saper apprezzare col cuore.

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Ci stavo pensando giusto in questi giorni... al fatto che i na'vi sono più evoluti proprio perchè sanno cosa viene dopo la morte, mentre l'uomo è ristretto nella sua ignoranza... e mi chiedevo se può portare ad un miglioramento della vita. Quanta gente che non crede nell'aldilà si mette a fare il killer oppure si suicida... mentre altri comunque fanno un sacco di cattiverie. Poi c'è pure l'esempio opposto, di chi non vive proprio per paura di sporcarsi.... i na'vi invece sono in pace con questo aspetto.. non mi meraviglierei, se certi comportamenti negativi non esistessero.
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Ci stavo pensando giusto in questi giorni... al fatto che i na'vi sono più evoluti proprio perchè sanno cosa viene dopo la morte, mentre l'uomo è ristretto nella sua ignoranza... e mi chiedevo se può portare ad un miglioramento della vita. Quanta gente che non crede nell'aldilà si mette a fare il killer oppure si suicida... mentre altri comunque fanno un sacco di cattiverie. Poi c'è pure l'esempio opposto, di chi non vive proprio per paura di sporcarsi.... i na'vi invece sono in pace con questo aspetto.. non mi meraviglierei, se certi comportamenti negativi non esistessero.

io sono convinto che dopo la morte per me finisca tutto, eppure non vado in giro con fucili a uccidere gente :blink:

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Probabilmente non siamo più soggiogati dalla chiesa come nel medioevo e al tempo della santa inquisizione, ma ti assicuro che ancora oggi la chiesa sfrutta la sua potenza e diffusione per interessi personali e in questo modo profana a mio parere le persone come te... le quali possiedono una spiritualità e vorrebbero solamente affiancarla ad una religione svincolata dalla politica!!!

 

 

Il problema della religione e della politica, è un'altro problema che io reputo tosto: l'affermazione che hai fatto è interessante e può anche essere vera, ma bisogna sempre fare i conti con quello che è il "nostro orticello" e ciò che è mondo, e, con l'informazione distorta che ci viene imposta da tutte le parti.

Vedi anche quello che ho detto prima, ho erroneamente (per mia distrazione) affermato che il cristianesimo è una religione panteistica, se il buon Smandrake non mi dava una bella legnata sui denti, (ricolgo l'occasione per dirgli: "IRAYO", grazie, davvero; odio dare disinformazione) questo mio errore, anche se non voluto, avrebbe portato ad una visione distorta delle cose.

Provo ad esporre la mia idea sul dilemma politica vs religione:

Se una persona è coerente (quindi sa discernere, una volta verificata l'attendibilità di quello che sente, quello è vero o no per lui per le sue convinzioni->spiritualità->religione) è logico che il suo pensiero politico sia influenzato dalla sua religione.

Per esempio (mettendola semplice): se la mia religione afferma l'uguaglianza tra gli uomini (e ne sono convinto), non voterò quei partiti che promuovono (essendo sicuro che lo fanno) queste differenze.

Ovviamente se si parla di gente che usa la religione per far politica questo è un altro discorso, qui si sta parlando della serietà delle persone. Ovviamente questa è una cosa scorretta.

Ci tengo a precisare che non tutti strumentalizzano tutto, questo vale per tutto.

Posso farti l'esempio di don Primo Mazzolari* (e non solo lui) che si era schierato conto il fascismo, in opposizione la politica eclesiale indifferente (per vari motivi condivisibili o no).

Inoltre aveva espresso il concetto "combatto il comunismo, ma amo i comunisti" (una frase ineressante, non l'affermazione che può essere benissimo opinabile, ma per questa distinzione tra uomo ed ideologia).

 

Devo ammettere che questa discussione è davvero molto interessante anche se mi sa che sto/stiamo andando un po' off-topic. ________________________

 

*faccio questo esempio perchè si può conoscere tramite internet, se ti parlo del prete dell'oratorio di "Sbertugnolo" :D hai meno riscontri obbiettivi.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Non come la chiesa degli ultimi secoli.

Questo è un tema che ha sempre diviso i cristiani, e come al solito, è difficile trovare risposte esatte.

Mentre nei secoli passati si può dire che alla base di alcune* "alte cariche" c'era il lusso (grazie al senno di poi), nel presente non riesco bene a identificare se lo stile tenuto è corretto o no e non mi sento in grado di valutarlo (come non mi sento in grado di giudicare realmete un uomo).

____________________

 

* tra le pecore nere c'erano anche quelle bianche vedi san Carlo Borromeo

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Io posso pregare anche in casa mia senza recarmi in qualche chiesa o monastero. Io posso aiutare il prossimo senza fare elemosina nel cesto parrocchiale ma regalando un panino a un barbone sulla strada.

 

Gesù era uno straccione, cosi ha vissuto e cosi è morto. Non come la chiesa degli ultimi secoli. Se davvero crediamo in un Dio o un qualsiasi Essere, il nostro sentimento gli arriva comunque. Il voler bene non è tangibile... lo si deve saper apprezzare col cuore.

 

Non potevi dire una cosa più giusta...

 

Non abbiamo bisnogno di un luogo o di riconoscimenti per fare del bene...

 

Basta farlo!

 

A mio parere la più grande ricompensa per aver fatto del bene a qualcuno è la stessa sensazione che si prova nel momento in cui lo si fa.....

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Non potevi dire una cosa più giusta...

 

Non abbiamo bisnogno di un luogo o di riconoscimenti per fare del bene...

 

Basta farlo!

 

A mio parere la più grande ricompensa per aver fatto del bene a qualcuno è la stessa sensazione che si prova nel momento in cui lo si fa.....

 

Quoto, stra quoto.

Infatti il bene non lo si deve fare perchè te lo impone la religione per fare bella figura o perchè hai una ritorno.

Lo si fa perchè lo si ritiene vero (per noi e per gli altri), perchè vedere una persona in difficoltà, che ha bisogno d'aiuto, ci fa odiare la condizione in cui si trova, cioè vorremmo vederlo in una condizione migliore (o più apagato).

 

Secondo me (e non solo) alla chiave di tutto c'è la parola gratuità, il donare un po' di se (tempo, conoscenza, forza ecc. ecc.) all'altro senza aspettarsi niente, sperando solo che nel momento del bisogno qualcuno lo faccia per te (ovviamente quel qulcuno ci sarà e potrebbe essere uno che, colpito dalla tua gratuità, farà lo steso per te).

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Secondo me (e non solo) alla chiave di tutto c'è la parola gratuità, il donare un po' di se (tempo, conoscenza, forza ecc. ecc.) all'altro senza aspettarsi niente, sperando solo che nel momento del bisogno qualcuno lo faccia per te (ovviamente quel qulcuno ci sarà e potrebbe essere uno che, colpito dalla tua gratuità, farà lo steso per te).

questa cosa qui è capitata a me un po di tempo con un mio amico che fa il meccanico praticamente io l ho sempre aiutato in problemi che aveva con il pc e quando mi sono trovato io in difficolta con il motorino io l ho portato da lui e lui dopo avermelo riparato non ha voluto nnt non per il fatto che eravamo amici ma per il fatto che lo avevo sempre aiutato quando lui era in difficolta e senza chiedergli nnt.

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Secondo me (e non solo) alla chiave di tutto c'è la parola gratuità, il donare un po' di se (tempo, conoscenza, forza ecc. ecc.) all'altro senza aspettarsi niente, sperando solo che nel momento del bisogno qualcuno lo faccia per te (ovviamente quel qulcuno ci sarà e potrebbe essere uno che, colpito dalla tua gratuità, farà lo steso per te).

questa cosa qui è capitata a me un po di tempo con un mio amico che fa il meccanico praticamente io l ho sempre aiutato in problemi che aveva con il pc e quando mi sono trovato io in difficolta con il motorino io l ho portato da lui e lui dopo avermelo riparato non ha voluto nnt non per il fatto che eravamo amici ma per il fatto che lo avevo sempre aiutato quando lui era in difficolta e senza chiedergli nnt.

 

...questa si chiama riconoscenza...

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...questa si chiama riconoscenza...

Non ho capito se citavi solo crow makto oppure anche il mio post precedente.

 

A scanso di equivoci volevo precisare (visto che non sono stato chiarissimo) che:

sperando solo che nel momento del bisogno qualcuno lo faccia per te (ovviamente quel qulcuno ci sarà e potrebbe essere uno che, colpito dalla tua gratuità, farà lo steso per te).

questa frase è solo uno sguardo positivo sull'altro, un qualcosa svincolato dal concetto di gratuità (se no è ovvio che si chiamerebbe riconoscenza :P ).

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